Palma ha trascorso quasi sei anni ad Alba con noi, ospite sia della comunità che dei gruppi appartamento gestiti dalla Cooperativa Progetto Emmaus.
E’ stato un periodo intenso, utile per conoscerla ed apprezzarla, sia nel suo entusiasmo, pieno di energia e di iniziative, sia nei momenti più difficili e bui, in cui la depressione la attanagliava con alti e bassi in cui era molto difficile stare per lei ed accompagnarla per i suoi famigliari e per noi operatori, sia del servizio inviante che delle strutture che l’hanno ospitata.
Quest’ultimo mese ha coinvolto tutti noi, ospiti ed operatori, nel gestire l’ansia e la preoccupazione per il suo destino. E’ stato un periodo condiviso con Andrea, Letizia, Antonio e tutti gli altri parenti che quotidianamente sono venuti ad alba per sostenere attivamente le ricerche e esprimere solidarietà e vicinanza.
Questo periodo ci ha fatto ripensare al nostro lavoro, restituendoci la complessità della nostra professione…ci ha fatto riflettere sul libero arbitrio di noi persone…la precarietà e limitatezza dei nostri interventi.
E’ anche stata una straordinaria occasione nella quale ci si è sentiti tutti più vicini, abbiamo vissuto l’appartenenza e la condivisione, siamo stati di più insieme, anche se nel dolore, abbiamo condiviso gli interrogativi della vita.
La città di Alba ha condiviso questo periodo, dagli amministratori ai volontari, con attivazioni dei servizi e delle forze disponibili nelle ricerche.
Anche la gente comune ha partecipato, con alcuni rimandi del “territorio” sulla presenza di Palma. Le persone comuni che l’hanno conosciuta e con le quali aveva stretto amicizia, la barista, la sarta, la negoziante, il vicino di casa, in questi giorni si sono fermati a parlare e a chiedere prima notizie di Palma e a fare le condoglianze negli ultimi giorni.
In tutti loro abbiamo sentito un’attenzione genuina, un affetto e un dolore lontani dal pettegolezzo sterile. Un’attenzione e una vicinanza che ci hanno confermato quanto le persone delle quali ci prendiamo cura siano a tutti gli effetti parte della comunità cittadina e quanto la stessa comunità riconosca agli operatori la bontà di questa scelta inclusiva.
Ora ci troviamo a dare l’ultimo saluto a Palma e la speranza è che in noi rimanga l’esempio della sua vita dura ma vissuta con intensità, l’esempio della vicinanza e dell’affetto dei suoi famigliari ed il ricordo dei momenti belli vissuti insieme.
Cara Palma, ricordaci ed accompagnaci nella vita di tutti i giorni.