La nostra storia
La motivazione principale che ci spingeva era la solidarietà verso persone duramente provate dalla vita, concretizzata nella progettazione di interventi mirati ad alleviare il disagio.
Gli aspetti economici, le spese di ristrutturazione degli edifici e di gestione della Comunità venivano considerate secondarie.
Credevamo e continuiamo a credere che civiltà significhi, prima che progresso economico, una organizzazione sociale attenta ai bisogni di tutti i cittadini con uno sguardo particolarmente attento rivolto ai più deboli e alle persone in difficoltà.
La Cooperativa si e sempre distinta per la finalità NO PROFIT dei propri interventi in campo sociale, nonché per la scelta di devolvere parte delle proprie entrate a progetti di solidarietà attivi nella realtà locale, non necessariamente legati al settore gestito dalla Cooperativa (es. Associazione “Zena Zeni”, Missioni in Brasile di Padre Lisa, ecc…). Nella Comunità che si andava costituendo ed organizzando, gli ospiti con la loro patologia sono stati sempre messi al primo posto, perché si potessero dare le risposte più adeguate ai reali bisogni di ogni persona e della sua famiglia.
Abbiamo investito molto sulla professionalità e sulla qualità del rapporto (anche a livello numerico) tra operatori e ospiti. Negli anni questi due aspetti hanno continuato ad essere obiettivi primari perseguiti dalla Cooperativa, che mette a disposizione un budget (sia a livello di singoli operatori che a livello di gruppi di lavoro, le équipes) al fine di una continua formazione ed aggiornamento del proprio personale.
Nel 1996 la Cooperativa “Progetto Emmaus” apre una Comunità Alloggio Psichiatrica per 7 ospiti. L’esperienza, originariamente sostenuta da una forte carica ideale, si è nel tempo arricchita di una sempre maggiore consapevolezza professionale, sia metodologica che organizzativa. Questo percorso ha condotto, nel 1997, alla trasformazione della Comunità in Comunità Protetta Psichiatrica di tipo B, adeguando l’équipe e gli spazi abitativi alle norme regionali nel 1997 è nato il primo Gruppo Appartamento“Ariete”per utenti psichiatrici , inteso come possibile sbocco o passo successivo al percorso comunitario terminato.
Nel 1999 nasceva “Casa Maria Rosa”,una comunità alloggio per 10 persone portatrici di handicap, che si prometteva di dare risposte alle famiglie circa le sistemazioni abitative ed affettive dei propri congiunti disabili. Nella primavera del 2002 è stato aperto il Gruppo Appartamento “Sottosopra”,un’esperienza pilota destinata a disabili con potenziali autonomie e risorse personali.