A metà ottobre presso gli spazi della Cooperativa Progetto Emmaus ha preso il via un secondo ciclo di incontri del gruppo Spazio Famiglia. Il percorso è rivolto ai familiari coinvolti nel progetto di vita e di crescita delle persone disabili che vivono nelle strutture gestite dalla nostra Cooperativa.
L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di offrire uno spazio di condivisione, dove poter parlare delle proprie emozioni, dubbi e paure che possono insorgere nel rapporto con il proprio familiare disabile.
La finalità è quella di offrire un luogo “protetto” dove poter parlare di sé e condividere aspetti importanti dei propri vissuti, con persone che condividono un’esperienza di vita simile. E’ spazio e tempo insieme per potersi confrontare, riflettere, per potersi “specchiare” nell’altro e trovare punti in comune con esperienze di vita differenti formulando così letture nuove dei propri vissuti.
Non per ultimo questo percorso si pone come fine quello di creare ed incrementare la rete tra le famiglie coinvolte.
Il progetto prevede incontri tematici; gli argomenti sono stati pensati insieme ai partecipanti al gruppo: abbiamo scelto di non proporre un “ pacchetto confezionato” bensì costruire il percorso insieme alle persone coinvolte, co-costruirlo.
Un tema sicuramente molto importante è risultato essere il “Dopo di noi”: “cosa succederà quando non ci sarò più? Chi si occuperà del mio familiare?”
Ecco perché è stato utile parlare di una figura molto importante in questo contesto: il tutore e l’amministratore di sostegno, ovvero colui che può sostenere e aiutare la persona disabile nelle scelte economiche e non solo. Il nostro gruppo quindi, oltre ad occuparsi della parte più emotiva, cerca di fornire anche informazioni utili, concrete e sciogliere, per quel che è possibile, dubbi e perplessità circa le questioni più tecniche che poi inevitabilmente si intrecciano con aspetti più emotivi.
Il quarto incontro è stato occasione di confronto e condivisione con Armando Bianco circa le iniziative della Fondazione Emmaus per il Territorio Onlus.
Quello che noi ci auspichiamo è di creare uno spazio dove poter parlare di sè liberamente senza la paura di essere giudicati; uno spazio che metta in luce non solo le difficoltà ma anche i punti di forza della relazione speciale con il proprio familiare.
Nel gruppo ognuno dona una parte di sè e nello stesso tempo si arricchisce di aspetti nuovi che gli altri a loro volta donano.
Michela Sperone