Sembra quasi il copione di una puntata di “Bear Grylls-L’ultimo sopravvissuto” il weekend di 9 ospiti e 2 operatori dei gruppi appartamento Sottosopra, Tetti Blu e Pepenero che hanno dovuto trasformarsi in “giovani marmotte” e far fronte alle sfide che il meteo ha imposto.
La due giorni di “campeggiochitarragrigliate” si è trasformata in una palestra di vita all’aria aperta … in meno di un’ora il sole ha fatto spazio alle nuvole e alla pioggia, e l’idea di una grigliata intorno al fuoco con chitarra e canzoniere si è dileguata come il cielo limpido. Le alternative erano poche e comunque meno esaltanti … cosa poteva essere in confronto una pizza seduti al tavolo di un paesino di montagna? Ma i ragazzi non si sono persi d’animo, hanno tirato al massimo i picchetti e chiuso le tende per la notte, dato una pacca sulla spalla e una parola di conforto agli operatori delusi dal meteo e si sono re-inventati la serata.
A mezzanotte le tende erano ancora integre ed utilizzabili, così i più temerari hanno affrontato il buio e le zanzare, mentre gli altri si sono sistemati in rifugio. Può sembrare cosa da poco, ma condividere lo spazio angusto di una tenda con il compagno, doversi aiutare a vicenda per accendere la torcia incastrata sotto il materassino e ripararsi dalla pioggia “per andare in bagno” sono momenti che rimangono ( e che ti fanno venire voglia di chiedere agli operatori “ma non bastava andare mezza giornata in piscina???”).
In ogni caso, al mattino la pioggia aveva deciso di restare e il gruppo ha posato le armi. Smontate le tende tutte bagnate e caricate sul furgone , siamo scesi di quota per trovare un posto asciutto dove cuocere la carne. Fare il fuoco può diventare una vera impresa se si hanno a disposizione solo pietre e carbonella … meno male che i ragazzi, armati di polmoni e pazienza, hanno risolto la situazione e la grigliata non ha avuto scampo! Chiusa l’ultima porta dei due furgoni il temporale ci ha dato il nulla osta per rientrare a casa.
Noi operatori passiamo ore e ore del nostro tempo a pianificare, elaborare, discutere e pensare. Siamo convinti di essere indispensabili per i nostri ragazzi, di essere loro un supporto e una guida; a volte sprechiamo fiato in discorsi sull’autonomia e sulla gestione del sé e spesso non ci rendiamo conto che le potenzialità hanno SOLO bisogno di una piccola scintilla per essere alimentate, che il fuoco della vita esiste in ognuno di noi, basta accenderlo. E così sono proprio loro a ricordarci che il lato positivo è presente in ogni situazione, che “ almeno abbiamo imparato a montare le tende e accendere il fuoco!” e che i cambiamenti non sempre sono negativi.
Ottimo lavoro ragazzi, ma la prossima volta diamo uno sguardo al meteo prima di partire!
“se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.” -Confucio-
Michela Ferrero