17 agosto 2020
Il rapporto tra mani e perla, unghie e filo, pelle e legno. L’idea che si tramuta in qualcosa di tangibile. I bambini costruiscono braccialetti e cornici nell’aria calda di agosto: senza parole, raccontano la quotidianità del quartiere stando insieme e insegnandosi a vicenda come utilizzare i materiali, come comporli, disegnarli, accostarli uno all’altro. Poi si lanciano palle d’acqua e a vicenda si inseguono, in un nuovo modo di sperimentare il parco giochi altrimenti solitario. WeCare è anche questo: un modo nuovo di sperimentate la realtà attraverso gli oggetti, attraverso i corpi.
Grazie al progetto WeCare nei quartieri in difficoltà contribuiamo a realizzare ogni giorno attività tentando di introdurre una nuova grammatica sociale: quella della solidarietà al posto dell’individualismo.
Matteo Viberti