Nel quartiere Piave alcuni adolescenti decidono di raccontare attraverso la musica trap la loro vita. Propongono storie di sogni luminosi, paure, alleanze, periferie, desideri non dicibili, pericoli da scansare, strade e famiglie, fragilità dure come la roccia. La musica diventa altoparlante per storie altrimenti inascoltate, procurando antidoti antichi a ogni sorta di sofferenza sia individuale che sociale.
Così ogni venerdì nella sala prove dell’H-Zone i ragazzi si chiudono in una sala prove insonorizzata e tramutano in rima la loro voce interiore. La sala con la gommapiuma sulle pareti diventa il simbolo di un luogo interiore protetto, riparato dal vento esterno ma allo stesso tempo l’opportunità per connettersi a un sé profondo, che sovente non trova legittimità nei contesti esterni.
Le nuove generazioni vogliono raccontare il loro quartiere per restituire dignità al vissuto, per denunciare ciò che non funziona e allestire l’immagine di un mondo differente.
Grazie al progetto WeCare nei quartieri di Alba (Piave e Santa Margherita), in Alta Langa e a Canale si realizzano ogni giorno attività tentando di introdurre una nuova grammatica sociale: quella della solidarietà e del mutuo sostegno al posto dell’individualismo e della separazione.