L’autunno si avvicina e WeCare deve reinventare se stesso. Come realizzare ponti tra le persone nei quartieri, come sollecitare la solidarietà quando l’emergenza sanitaria costringe al rispetto di norme di distanziamento e protezione dei volti? A Canale la difficoltà diventa occasione di creatività. Le persone si incontrano in un “World cafè” per gustare una bevanda, confrontarsi sui problemi e formulare proposte di intervento. Oppure per scambiarsi oggetti e consultare un libro messo a disposizione della collettività da alcuni residenti, senza il concetto di proprietà privata a frapporsi. Una vera biblioteca di condominio. Non è facile: l’abitudine all’individualismo rende queste pratiche inconsuete, può suscitare resistenza e diffidenza. E l’emergenza sanitaria sollecita alla precauzione. Ma attraverso una pratica lenta e quotidiana si scoprono possibilità di legame dove prima si respirava distanza.
Grazie al progetto WeCare in due quartieri di Alba (Piave e Santa Margherita), in Alta Langa e a Canale si realizzano ogni giorno attività tentando di introdurre una nuova grammatica sociale: quella della solidarietà e del mutuo sostegno al posto dell’individualismo e della separazione.