“Dietro le quinte, c’è sempre qualcuno che nel silenzio pensa.
Dietro le quinte, c’è sempre qualcuno che mette l’olio agli ingranaggi perché tutto scorra bene.
Dietro le quinte, c’è sempre qualcuno che ascolta e interroga.
C’è sempre qualcuno che incoraggia.
C’è sempre qualcuno che rassicura.
C’è sempre qualcuno che sogna e progetta con te.
Dietro le quinte c’è sempre qualcuno che lavora.”
In questi anni ho apprezzato la capacità di Progetto Emmaus di stare dietro le quinte di 1, 10, 100 vite, e questo mi inorgoglisce e mi rende fiero di far parte di quel “dietro le quinte”.
Questo è il pensiero che ho quando al mattino alle 8 entrando in Alba e vedo Luigino che va a prendere il pullman per andare a lavorare; oppure quando vedo Piera con la sua borsa della spesa che aspetta l’apertura del Presto Fresco; quando incrocio Gianluigi e Bruno che aspettano il passaggio per andare in vigna a lavorare; quando dietro al bancone della pasticceria incrocio lo sguardo e il sorriso di Valter; quando andando a far la spesa saluto Daniele che mette in ordine gli scaffali del supermercato; quando al tavolino del bar affianco a me sento che Roberto prova a scroccare l’ennesima sigaretta; quando verso le 13 incrocio Luisella che va alla mensa a far pranzo dopo le sue ore di lavoro; quando mi capita in C.so Europa di intravedere Lorenzo con il suo borsone da calcio che va ad allenamento e quando alla sera mentre corro incontro Dario e Matteo che fanno la loro camminata.
Tante istantanee di giornate per alcuni, come molte per me, che hanno sempre un qualcosa di speciale, di momenti di normalità di cui pochi immaginano il grande lavoro che hanno richiesto dietro le quinte.
Il bello di Progetto Emmaus è proprio questo: è ricca di persone che progettano, pensano, lavorano dietro le quinte per far sì che grandi attori interpretino in modo magistrale quel grande spettacolo che è la vita.
Max Vullo