La creatività può raccontare parti di sé altrimenti in ombra, restituire una forma all’informe e costituire il terreno su cui le emozioni possono correre libere. Appoggia le fondamenta su queste premesse il fumetto I dinamici – un’iniziativa realizzata all’interno del progetto ‘Alza la testa’ con il contributo della Fondazione CRT.
La storia de “I dinamici” nasce nel 2015 con la creazione di un gruppo a cadenza settimanale composto da sei minori e gestito da due educatrici professionali della Cooperativa Progetto Emmaus, in collaborazione con i Servizi Sociali di Bra. Dopo un lungo lavoro abbiamo deciso di condividere questa esperienza positiva anche con le scuole elementari e medie del territorio. La maggior parte delle scuole stanno aderendo all’iniziativa, altre per via dell’emergenza sanitaria hanno bloccato il tutto.
Oggi il progetto è stato rallentato dalla pandemia, ma l’obiettivo è continuare a curarlo e nei prossimi mesi accompagnarlo nel suo percorso di crescita. Alcune scuole, fino al momento della chiusura di marzo, stavano presentando il fumetto alle classi e i ragazzi, entusiasti, stavano progettando la realizzazione del proprio personaggio: attività che diventava “pretesto” per riflettere sulle caratteristiche della propria personalità, carattere, inclinazioni. Oggi attendiamo che le classi ricomincino le lezioni in presenza per poter proseguire con la condivisione del lavoro proposto come strategia volta a sviluppare le potenzialità di ciascuno, nell’ottica di una scuola inclusiva. Una scuola in cui le caratteristiche personali, le diverse identità, siano occasioni di riflessione, di confronto e, quindi, siano considerate come autentiche risorse.
LE CLASSE ALLE PRESE CON LA CREAZIONE
Le classi coinvolte nel percorso in questi mesi hanno potuto sperimentare un principio fondamentale del processo realizzativo: il fumetto insegna che la creatività di ognuno può essere canalizzata per comunicare qualsiasi concetto. Inoltre, la struttura del fumetto è di per sé costituita da regole: seguendole, si è potuto lavorare sull’importanza di avere e conoscere il limite. Il fumetto favorisce dunque la maturazione dell’identità personale, rafforzando la percezione di sé in relazione al contesto sociale. Si è lavorato sul valorizzare fantasia e l’immaginazione come risorse importanti per la crescita, e sul riconoscere le caratteristiche peculiari del proprio sé, in rapporto alle persone e alla realtà.
MOSTRI E PERSONAGGI
La creazione dei mostri/personaggi ha permesso agli alunni di lavorare in profondità in una dimensione protetta. I mostri, protagonisti della storia, hanno specifiche caratteristiche che riprendono quelle personali: aspetto fisico, elementi caratteriali, poteri magici e l’ambiente in cui vivere. Lavorare sui personaggi ha consentito ai partecipanti di lavorare su sé stessi, su come ci si vede e su come si vorrebbe essere utilizzando con la fantasia. Un movimento che consente di gettare le corazze, di essere liberi e pronunciarsi senza la paura di essere giudicati o etichettati, con la possibilità di esorcizzare le esperienze negative e di far tesoro di quelle positive, acquisendo maggior fiducia nelle proprie possibilità.
COMPLESSITA’
I bambini delle classi che hanno aderito all’iniziativa hanno poi incontrato un’altra caratteristica fondamentale del fumetto: la sua complessità (Barbieri, 1991), che purtroppo spesso viene data scontata e associata a un banale intrattenimento per i più piccoli. Il fumetto ha infatti una sua struttura semantica articolata che combina immagini e testo in maniera non triviale (McCLoud, 1993). L’utilizzo di parole e immagini è complementare: l’immagine completa accompagna o addirittura stravolge le parole scritte (e viceversa), donando al lettore nuove chiavi di lettura.
UN LAVORO DI SQUADRA
Ovviamente, il percorso è possibile soltanto con un lavoro di squadra: difficilmente un autore è in grado di essere autonomo e completo. Più spesso troviamo disegnatori, grafici, coloristi, inchiostratori, sceneggiatori, ecc., perché il fumetto, come il cinema, è principalmente una grande industria. Nel laboratorio della nostra cooperativa i ragazzi hanno svolto la parte degli sceneggiatori e autori inventando i personaggi e la storia, mentre per la parte dei disegnatori, grafica e struttura narrativa ci siamo affidati a Silvia Allocco di Sogni e Scarabocchi, che ringraziamo per il suo grande aiuto! Il lavoro di gruppo è fondamentale nei nostri percorsi ed è servito per confrontarsi, condividere idee, affidarsi dei ruoli, trovare un accordo e costruire insieme una storia.
PARLARE DI SE’
La creazione del personaggio è stato un raccontarsi agli altri… o forse a se stessi.
Penso che parlare di sé sia una cosa difficile se non addirittura impossibile per qualsiasi persona, perché nessuno è in grado di aprirsi a qualcuno, specialmente se sconosciuto. Soprattutto per questi ragazzi, che affrontano mille difficoltà. Buttare fuori quello che passa per la testa, comprese le emozioni, ha permesso di proiettarle di fronte a sé stessi, per porsi a una distanza tale da poter provare a guardare con un occhio più obiettivo e critico quello che sta dentro di noi. Ovviamente non è stato facile, ma è stato un lavoro di auto-consapevolezza.
ARTE E CREAZIONE
Spesso l’espressione dell’arte è anche motivo di denuncia della realtà, e quante volte si vedono artisti che propongono opere che simboleggiano ciò in cui credono, riuscendo ad esternare i loro sentimenti attraverso una scultura, un dipinto. E sai che c’è di nuovo? Se presti attenzione alle tue potenzialità, da un momento all’altro potrebbe sorgere in te del talento per produrre qualcosa di interessante, in un ambito più congeniale alle tue abilità reali. Ciò appagherà il tuo intimo bisogno di realizzare un sogno personale, che spesso consiste nel donarsi e nel donare agli altri delle emozioni.
Se qualche scuola o gruppo fossero interessati a ricevere il fumetto oppure a condividere l’eventuale esperienza di disegno scaturita in seguito alla lettura in classe de “I dinamici”, può scrivere all’indirizzo alice.lucci@progettoemmaus.it.
Alice Lucci