Il 4 luglio è ufficialmente partita la mostra fotografica “L’essenziale è visibile agli occhi”, realizzata dal gruppo Friends For Ever della cooperativa Progetto Emmaus, nel Palazzo Banca d’Alba, in collaborazione con il Consorzio Alba Langhe e Roero, il Comune di Alba, l’associazione Fuori Luogo di Asti, e con il contributo della Fondazione CRT.
Un progetto che unisce l’arte all’inclusione, il gesto creativo con la cura delle relazioni umane. E’ in questo punto di congiuntura che diventa possibile una bellezza nuova e di respiro collettivo.
Durante l’incontro di apertura è intervenuto il presidente di Banca d’Alba, Tino Cornaglia – che ha ospitato la mostra e si è congratulato per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza di valorizzare le nostre terre da un punto di vista diverso da quello comune e, cosa non meno importante, che “il pensiero di Armando Bianco abbia contaminato operatori e ragazzi nel corso del tempo”.
Ha preso poi la parola il direttore del Consorzio Socio Assistenziale Alba, Langhe e Roero, Marco Bertoluzzo, che ha evidenziato l’importanza della cura che sta alla base del rapporto tra educatori e ragazzi e che emerge da questi tipi di progetti. Successivamente l’assessore alle Politiche Sociali della città di Alba, Elisa Boschiazzo, ha ribadito come eventi come questo siano ossigeno per la comunità locale.
E’ intervenuto anche Federico Ceretto, dell’omonima azienda vitivinicola, che ha sottolineato come la mostra sia al passo con i tempi e dimostri appieno come si possa far conoscere un territorio già unico, aggiungendo alcuni particolari che arricchiscono e rendono famose le nostre zone.
Il fotografo professionista Vincenzo Nicolello, che ha accompagnato il gruppo negli scatti con passione e competenza, ha ringraziato i ragazzi per gli scatti, l’impegno e la grande volontà nel rendere questa mostra un qualcosa di speciale… “Non i miei allievi ma i miei Friends”, ha detto.
Per ultimo ha preso la parola il presidente di Progetto Emmaus, Alberto Bianco, che ha evidenziato come un progetto come questo, in cui il sociale assume un taglio culturale, possa essere parte integrante per la futura candidatura per Alba, Bra, Langhe e Roero a Capitale italiana della cultura 2026.
Sono infine intervenuti gli educatori Giulia Brignolo e Roberto Schinca, che hanno evidenziato come questa mostra sia l’inizio di un progetto futuro in cui continuare a lavorare sui talenti dei ragazzi, con l’obiettivo di conoscere altre realtà attraverso scambi culturali.
Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 14 luglio.
Progetto Emmaus