Rompere gli schemi dell’abitudine, generare meraviglia, produrre contatto emozionale. Sono pratiche preziose in tempo di incertezza, operazioni ribelli quando nel tessuto sociale manca la speranza. Grazie al sostegno della Fondazione CRT nell’ambito del progetto “Up – è tempo di costruire”, la nostra cooperativa è riuscita a portare avanti due progetti – Loro del mattino e Friends4Ever – per fronteggiare le difficoltà pandemiche e che oggi rimangono pilastri importanti.
Una di queste progettualità è il gruppo Friends4Ever, nell’ambito dell’Area Territorio di Alba. Racconta l’operatrice Silvia Merlino: “I ragazzi coinvolti sono una decina e con disabilità medio-lieve, adulti e giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 40 anni circa. All’inizio, quando ancora non si era costituito il gruppo, si ci radunava per gli allenamenti di basket con Roberto Schinca e altri allenatori. Poi le cose sono venute da sé: allenamenti su allenamenti, i legami si sono creati e le persone hanno iniziato ad incontrarsi anche fuori dalla palestra in momenti ludici e in luoghi come la piscina, il parco, le pizzate, le gite al mare”. L’informale diventa rituale, momento di scambio desiderato e piattaforma di incontro. Prosegue Silvia: “Nelle ultime due estati sono stati condotti laboratori di musica, di giocoleria e di fotografia, con vari professionisti esterni che abbiamo coinvolto e che han messo a disposizione le proprie conoscenze e competenze”. Per quanto riguarda il progetto fotografico, l’obiettivo è proseguirlo nell’estate 2022 per raccogliere gli scatti dei partecipanti e organizzare una mostra che verrà esposta ad Alba nella primavera del 2023.
Quando i ragazzi non sono impegnati nei laboratori, si organizzano momenti socializzanti e ludici: pizza, bowling, piscina una gita per realizzare le fotografie, una serata in centro ad Alba. Si generano processi di inclusione e condivisione. “La forza di questo gruppo è l’accoglienza: attraverso le varie attività i ragazzi condividono emozioni, idee, momenti bui e preoccupazioni, e hanno modo di farlo sia tra loro che con gli educatori – che cercano di stimolarli e suggerire nuovi sguardi. Il gruppo funziona da supporto e sostegno anche per le famiglie, che si ritrovano ad accompagnare e riprendere i figli. In questi momenti ci si confronta e si condividono le vite di ognuno”. Si instaurano legami solidali, reciproci supporti e soccorso: “Uno dei partecipanti al gruppo, Mattia Bianco, avendo la patente spesso si offre volontario per andare a prendere e riaccompagnare alcuni ragazzi i cui genitori non riescono a gestire i trasporti. Il gruppo fa in modo di attivare questi comportamenti prosociali e di condivisione, per quanto mi riguarda è una grande forza, una bella realtà lavorativa perché si possono proporre cose nuove e diverse da fare assieme, partendo dagli interessi dei partecipanti ma anche da quelli di noi operatori. Lavoro è sempre lavoro, ma quando sono con i Friends4Ever posso condividere anche tanto di me e questo mi aiuta a godere dei momenti assieme e a cercare di stimolare i ragazzi su alcune cose in cui magari devono fare dei passi in avanti rispetto alle loro autonomie”.
Un secondo progetto sostenuto attraverso il progetto “Up – è tempo di costruire” è il gruppo Loro del mattino. Racconta l’operatrice Franca Vessio: “Il gruppo nasce con l’obiettivo di aiutare i sette partecipanti ad uscire dalle strutture in cui risiedono, dando loro uno spazio di svago, un momento di relazione con persone non conviventi. Il tentativo è quello di aggregare ospiti di differenti abitazioni generando incontro emotivo e relazionale, facendo il più possibile rete con la realtà territoriale circostante”. Il gruppo, con cadenza settimanale, ha la durata di tre ore; mentre, a fine mese, è presente una gita più lunga che dura dalle sei alle nove ore.
Per quanto riguarda le attività, prosegue Franca, “si tenta di fare una co-progettazione, partendo dalle proposte dei partecipanti e cercando di rendere fattibili i loro desideri. Per citare solo alcuni esempi, sono state organizzate giornate in montagna, al lago, al mare ed in piscina, visite a musei, mostre, spettacoli teatrali, castelli, mercati locali, uscite in Langa con pic-nic. L’obiettivo è che possano vivere il più possibile esperienze all’esterno ma, quando impossibilitati a farlo, il laboratorio si sposta alle Terrazze, dove vengono svolti laboratori di cucina o creativi, ponendo sempre al centro gli obiettivi di relazione e mantenimento delle autonomie acquisite negli anni.”. Un’attività inclusiva che vuole costruire ponti, allacci e strade laddove il rischio potrebbe essere quello dell’isolamento o della marginalità sociale, soprattutto nei periodi dove le continue emergenze costringono alcune persone a fatiche supplementari.
Progetto Emmaus