La parola welfare significa benessere soggettivo e di comunità, lavorativo ed emotivo. E’ sempre più utilizzata perché le comunità umane intuiscono che il futuro va impostato su una dimensione di cura, non più su parametri quantitativi di performance o risultato. In questa cornice si muove il progetto “Talenti latenti”, progetto sostenuto dalla fondazione Crc e attivo dal 2016 con la collaborazione di numerosi partner pubblici e privati tra cui l’Asl Cn2, le associazioni di categoria e numerose aziende e cooperative del territorio. Progetto Emmaus è tra queste: già da tempo nella nostra realtà le misure per il benessere per i dipendenti sono molteplici, tra cui la flessibilità dell’orario di lavoro, i contratti part-time, il tempo e gli spazi dedicati in modo sistematico alla cura e all’ascolto, i buoni benzina e carburante, il bonus formazione, le agevolazioni sanitarie e tanto altro.
L’obiettivo di Talenti Latenti è sperimentare un nuovo modello di welfare che coinvolga più soggetti del territorio, creando una rete di imprese pubbliche e private sensibili alla salute della popolazione e dei lavoratori. Per raccontare l’attività del 2024 e costruire gli obiettivi del 2025, a metà novembre nell’auditorium dell’ospedale di Verduno si è tenuto un convegno in cui è stato possibile scambiare racconti, esperienze e testimonianze. Durante l’evento sono state inoltre premiate le aziende che hanno partecipato alla “Mobility week” (ovvero settimana della mobilità) – che incoraggiava gli spostamenti “verdi” nel tragitto casa-lavoro.
Giuliana Chiesa, responsabile dell’Ufficio progetti innovativi dell’Asl Cn2, spiega: “Con le 16 imprese che partecipano a “Talenti latenti” nel 2024 abbiamo lavorato a un questionario da sottoporre ai dipendenti per rilevare i principali bisogni. Questo prezioso lavoro di mappatura consiste in un atto di ascolto delle soggettività, dei loro problemi e necessità concrete”. I rappresentanti delle imprese hanno poi lavorato in sottogruppi, occupandosi di tematiche come la nutrizione consapevole (affinché in mensa o da casa i lavoratori possano disporre delle informazioni necessarie ad una corretta alimentazione), la mobilità sostenibile nel tragitto casa-lavoro (ad esempio costruendo azioni per incentivare l’utilizzo della bicicletta), la formazione. L’idea di base è che, lavorando in rete, sia possibile scambiarsi pratiche e generare scambi impossibili se si opera in maniera isolata. Prosegue Chiesa: “Pensiamo alle piccole aziende: se una realtà ha 10 dipendenti, e ciascuno di essi esprimesse bisogni differenti e specifici, come creare strumenti di welfare adeguati e in grado di soddisfare questi desideri? Non sarebbe possibile realizzare una simile eterogeneità di intervento senza dialogare con altre realtà, scambiandosi servizi e idee. I posti per aderire al progetto sono potenzialmente infiniti, invitiamo quindi le realtà interessate a partecipare”.
L’Asl Cn2 nel 2025 accompagnerà le aziende interessate ad ideare e implementare azioni di promozione della salute mettendo a disposizione i propri professionisti durante specifiche serate di formazione e confronto, chiamate “I giovedì dei talenti”. Una o due volte al mese sarà possibile discutere su temi riguardanti la salute, l’assistenza di bambini e anziani, la conciliazione vita-lavoro, il modo in cui le nuove generazioni percepiscono l’universo occupazionale. Chiesa conclude osservando come il tema del welfare sia anche “conveniente” per le aziende da un punto di vista finanziario: se un datore di lavoro intende erogare un premio economico, la tassazione risulterà elevata e l’importo ipotizzato verrà quasi dimezzato. Se invece il premio viene tradotto in termini di “servizi” e facilitazioni, potrà assumere un valore maggiore con beneficio reciproco per azienda e lavoratore. In un momento storico in cui i diritti umani e la necessità di recuperare una qualità di vita individuale diventa cruciale, in cui la lotta all’efficientismo e allo stress percepito significa generare benessere per sé e per le successive generazioni, e in cui la lotta al cambiamento climatico appare prioritaria, parlare di welfare diventa modalità di emancipazione e costruzione di una comunità più equa, sostenibile e accessibile.
Progetto Emmaus