“Senza l’operatrice Marinella non sarei mai riuscita ad andare, nel 2010, quattro giorni e tre notti a Londra. Mi spostavo su una carrozzina manuale: lei mi spingeva, ricordo che salivamo su pullman attrezzati, ci sentivamo libere di spostarci senza alcuna barriera architettonica. Qualsiasi cosa io facessi Marinella rimaneva positiva, sempre pronta a superare gli ostacoli e piena di idee. Girammo la capitale inglese visitando il centro storico, il ponte, la ruota, i mercati, il centro commerciale. In tre giorni ci spostammo per chilometri, instancabili: partivamo al mattino e la sera arrivavamo sfinite. Mentre scrivo queste righe siamo confinate ognuna nella propria abitazione a causa dell’epidemia di coronavirus. Il rapporto con Marinella non ne risente: riusciamo a sentirci e mantenere un legame solido e protettivo. La relazione è più forte di questa difficile situazione. Per me Emmaus rappresenta un rifugio”.
Rosy Seminara