“Parlare di genere e delle relazioni tra uomo e donna è essenziale per affrontare le disuguaglianze sociali, culturali ed economiche presenti nella società”. Così Elena Boccon di cooperativa Progetto Emmaus interveniva in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e a un mese di distanza da “Rosso”: lo spettacolo teatrale che il 25 ottobre è andato in scena nel cinema Moretta di Alba, a cura dell’associazione culturale Quinta Tinta di Torino. L’iniziativa si inseriva all’interno del progetto “Di pari passo”, con il contributo della Fondazione Crc.
L’appuntamento chiudeva il ciclo di tre incontri ideato finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza rispetto tematiche femminili. Attraverso i primi due eventi è stato possibile condividere, con la comunità, storie positive di vita di donne del presente e del passato – come ad esempio l’immagine della donna nei romanzi fenogliani e la storia di immigrazione “riuscita” di Leila. Poi lo spettacolo teatrale, che proponeva un linguaggio ed una forma differenti, maggiormente coinvolgente e fruibile. Il momento artistico ha visto il coinvolgimento di tre scuole albesi (I.P.S.C.T. Piera Cillario Ferrero, I.I.S. Einaudi e Istituto Magistrale L. Da Vinci), con la partecipazione di 180 alunni.
Sensibilizzare a creare consapevolezza diventa l’arma primaria disponibile in un’epoca in cui la prevaricazione sull’altro rischia di dominare la scena. Grazie a “Rosso” la Compagnia teatrale Quinta Tinta ha portato in scena il delicato tema del rapporto uomo-donna attraverso monologhi, storie e scene improvvisate: un modo leggero ma profondo, per dare voce ad emozioni, sentimenti e ri-sentimenti che caratterizzano i legami “tossici”. Le relazioni di genere trovano l voce nello spettacolo, in un dialogo immaginario fatto di riflessioni e domande, per trovare una modalità inedita di interagire e capire l’amore e il rispetto tra uomo e donna. Al termine della performance le attrici hanno accolto commenti e testimonianze degli studenti dando vita ad un dibattito ricco di riflessioni. Provare a capire è infatti l’obiettivo di Rosso, insieme a quello di condividere, di creare una rete di scambio e confronto, un dialogo attivo e nuovo, senza pregiudizi e più consapevole.
Prosegue Boccon: “Le questioni di genere riguardano non solo le differenze biologiche, ma anche i ruoli sociali, culturali e le aspettative che la società impone ai diversi sessi. In particolare, la disuguaglianza tra uomini e donne è ancora evidente in vari ambiti, come il lavoro, l’educazione e la politica, con le donne che continuano a subire discriminazioni. Un altro aspetto fondamentale è la violenza di genere, che colpisce milioni di persone, spesso donne, ma anche uomini. La sensibilizzazione su questi temi è cruciale per sviluppare politiche di protezione e giustizia”. E conclude: “ Gli stereotipi di genere, come l’idea che gli uomini debbano essere i principali fornitori e protettori, e che le donne siano destinate ai ruoli di madri e casalinghe, limitano la libertà individuale e perpetuano disuguaglianze di potere. Inoltre è necessario riconoscere anche le difficoltà vissute dalle persone che non si conformano alle norme tradizionali di genere, come quelle transgender o non-binary, che affrontano discriminazioni specifiche. Educare le persone ad una visione equa del genere e a sfidare gli stereotipi è essenziale. Affrontare le questioni di genere è sinonimo di equità e progresso sociale, fondamentale per costruire una società più giusta, libera dai pregiudizi e dalle disuguaglianze. Solo attraverso il dialogo, l’educazione e l’impegno concreto è possibile promuovere un cambiamento positivo per le generazioni future”.
Progetto Emmaus