L’Area si propone anche di promuovere una costante collaborazione con la realtà territoriale della città con l’obiettivo di incentivare la partecipazione delle persone nella vita della comunità locale, attraverso la partecipazione ad iniziative e progettazioni in rete volte ad incentivare l’empowerment della persona, il dialogo e il confronto.
Ad esempio “La Valigia di Arlo”, iniziato nel 2021. La seconda edizione a partire dal 2023 cambiava nome in “In viaggio con Arlo”: il programma si è strutturato in diverse azioni ed era dedicato ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 24 anni con esperienza di disturbo mentale in ambito psichiatrico, alle famiglie e alla comunità circostante. Le azioni si sono svolte sul territorio di Alba e Bra (75 comuni). Il tentativo è stato quello di creare una forza coesiva per superare la frammentazione dei sistemi sanitari pubblici e privati, un unico dispositivo in grado di aggregare le energie presenti sul territorio (tra cui Asl Cn2, servizi sociali, cooperative e associazioni).
Si promuovono progettazioni innovative in collaborazione con enti locali e del privato sociale, volte a individuare gli strumenti adatti alle persone per esprimere le proprie potenzialità e nuovi modi di abitare il proprio mondo interiore in un periodo storico denso di difficoltà – tutto in rete con le famiglie, la comunità di riferimento e con la possibilità di confrontarsi, dare spazio alle emozioni e creare nuovi luoghi di apprendimento, di ascolto e di crescita.
Nell’ambito della residenzialità, il progetto “Vivenze supportate” ha come obiettivo quello di fornire la possibilità a persone in condizione di fragilità psicosociale e temporanea difficoltà economica di avviare un percorso di coabitazione, con il supporto di operatori nella gestione della quotidianità, degli aspetti relazionali ed eventualmente emotivi.
Il progetto si svolge in collaborazione con i servizi pubblici o gli enti del terzo settore titolari della presa in carico del beneficiario, che compartecipano in parte variabile alle spese della convivenza supportata – all’interno di una cornice di lavoro non assistenziale ma finalizzata all’attivazione del protagonismo della persona. Questo percorso funziona come una “palestra” che possa facilitare la transizione a un’autonomia integrale, ovvero a una condizione abitativa indipendente. Per questa ragione ai beneficiari viene chiesto di non cambiare la residenza attuale.
Tra queste esperienze anche l’appartamento “I tulipani”, che si propone come percorso di autonomia e integrazione.
