Mi spiego, per chi si sta chiedendo che cosa mai possano avere in comune questi tre termini… uniti in un accostamento un po’ improbabile e fantasioso.
Il viaggio è quello di ogni settimana. Ed ho la fortuna di percorrere una strada stupenda, in tutte le stagioni, per raggiungere il paese in cima alla collina dove si trova la casa di riposo. Un breve tratto di pianura per sorpassare il Tanaro e poi via! Ci si inerpica tra vigne e noccioleti, su una strada dove ad ogni curva l’orizzonte si allarga a dismisura e ti sembra di poter toccare le montagne, se solo allunghi una mano.
Oggi è un giorno speciale. Dobbiamo piantare i gerani ed i fiori per il terrazzo ed il sole ci accompagna, anche se l’aria frizzante ci ricorda che la pioggia è in agguato. Di solito, invece, io mi occupo principalmente delle attività musicali, mentre la mia collega cerca di diversificare le proposte a seconda dei gusti degli ospiti. Per stavolta, ci ritroviamo tutti insieme.
Il cielo sta nel mezzo. Come in questo elenco di tre parole. E’ un scusa… Fa da “ponte”… o come si suol dire, da specchio dell’anima, dei pensieri che mi passano in testa mentre mi accingo ad andare al lavoro. Mi attrae e cattura la mia attenzione in modo irresistibile.
Mentre cerco di non finire fuori strada mi godo la vista della torre, maestosa ed imponente che dall’alto domina la pianura. Il suo profilo si staglia cupo contro il cielo plumbeo, in cui grosse nuvole gonfie di pioggia si preparano per l’ennesimo rovescio di questo maggio piovoso ed a dir poco fresco. Mi sorprendo a pensare che tutto questo ha una strana bellezza, questo cielo grigio in cui, inaspettatamente compaiono sprazzi di luce che bucano le nuvole e fanno intravedere il cielo azzurro.
Mi viene da pensare che anche il lavoro in casa di riposo ha una strana bellezza… Ci si imbatte nel grigiore e nella tristezza di chi ormai, inutile negarlo, ha molto passato e ben poco futuro… Si passa accanto alla fatica ma anche, spesso, al buonumore di chi, per lavoro, sta quotidianamente accanto agli anziani… E nell’attimo presente è dato, per qualche misteriosa alchimia, di cogliere a volte sprazzi di luce e di colore, genuini ed inaspettati, e per questo ancora più preziosi… Come uno sprazzo di azzurro in mezzo alle nubi che scorgi all’improvviso dopo una settimana di pioggia. Una frase del tipo: “Sono proprio contenta di questo pomeriggio!”, uno sguardo dritto negli occhi, una mano che si stringe alla tua, le labbra che seguono le parole di una canzone… Ed emergono il senso e la motivazione della tua presenza lì, che pareggiano le volte in cui nulla sembra scuotere dalla passività, oppure quelle in cui raccogli amarezza e rabbia in un gesto, in un rifiuto o in una frase tagliente…
Ed infine la musica. In modo particolare le canzoni… Che raccontano epoche, sentimenti, ricordi, e suscitano malinconia o soddisfazione per averle rievocate… Che creano, a volte, un clima particolare, che danno la possibilità a tutti di essere un pochino protagonisti, di dire “questa è la mia canzone”, mi piace, racconta qualcosa di me, di come sono… Che si stampano nella mente a comporre un ritratto di volti e di suoni, di facce e di affetti, lievi e profondi, fragili ed intensi, che fanno da sottofondo alla relazione che nasce.
E succede, come oggi, che già sai, arrivando, che quel letto sarà vuoto… che quella persona che hai incrociato per un breve tratto del tuo percorso non c’è più…
Rimangono, però, al di là del tempo, le parole di una canzone, che ci legano per sempre, testimoni di quei brevi attimi in cui ci siamo ritrovati insieme. Rivedo la camera, la sedia a rotelle, la testa bianca appoggiata sul braccio…, risento la voce allegra : “Oh, ciao! Sei venuta a suonare?”
E canto a squarciagola, tanto in macchina nessuno mi sente…
“Primavera baciata dal sole
C’è nell’aria un profumo di viole
Sotto il pesco tutto in fiore
Si sussurrano d’amore
Lo studente e la sartina birichina…”
Anche oggi, se sarò fortunata, porterò a casa qualche piccolo regalo… Andiamo dunque!!
Sandra Tortore
ciao grazie x questo articolo che oggi ha trasformato la mia giornata in gioia nel leggerlo.
è proprio vero che le cose piccole ti riempiono il cuore ciao da danila
bello sandra!!
Si è vero bisogna parlare al mondo delle piccole cose perchè sono la colonna sonora della vita e quelle che fanno la differenza. Brave davvero a tutte e due che sapete “fare” ed “essere” in questo piccolo grande mondo che è la terza età.
Grazie!
Anna
Grazie a tutti! ciao!!
Ciao….sembrava di essere seduta accanto a te mentre guidavi!!!!….e il sorriso sui volti delle nonne e di Ivana…mi fa immaginare anche le frasi che si sono scambiate..in buon piemontese!!!
Che bella armonia!!!
Doriana