Con l’assemblea nazionale di Roma svoltasi lo scorso 17 e 18 giugno, si è conclusa una fase congressuale che ha coinvolto Federsolidarietà ai suoi vari livelli a partire dai primi mesi di questo 2014. Si sono succeduti i rinnovamenti dei consigli provinciali, regionali e infine nazionale che opereranno per i prossimi 4 anni. Sono state intense occasioni di confronto e di programmazione per le sfide che ci coinvolgono oggi.
Nella scelta delle persone per il prossimo quadriennio, ai vari livelli, ci sono state proposte di nomi che garantiscono la continuità, affiancate da nuove entrate di giovani che per la prima volta si affacciano a questi livelli. Questo mix vecchio-nuovo, si è verificato a Cuneo, dove in marzo si è arrivati alla definizione di un consiglio provinciale di 15 persone in rappresentanza delle oltre 90 cooperative sociali di servizi e di lavoro, il cui presidente è Fabrizio Clerico, che sostituisce Alessandro Durando.
Nel consiglio regionale approvato il 13 maggio conferma di Guido Geninatti anche per il prossimo quadriennio, a rappresentare le oltre 400 cooperative regionali. In allegato si trova la sua relazione esposta con la programmazione per le nostre cooperative e le nuove sfide che ci attendono. Nel consiglio regionale siamo in 5 della nostra provincia ed anche qui la rappresentanza è un mix di cooperatori con esperienza e nuove entrate, con cooperative sociali di tipo A e B e dimensioni diverse tra loro, provenienti da tutte le province. I 22 Consiglieri regionali hanno iniziato a lavorare sodo, dedicando già approfondimenti per istituire le commissioni dedicate a temi specifici e partire con la collaborazione con i vertici regionali recentemente rinnovati.
La due giorni romana è stata l’occasione per fare il punto a livello nazionale della cooperazione. C’è stata l’elezione del consiglio nazionale che ha visto la conferma di Giuseppe Guerini, il cui intervento è qui allegato. La nostra regione è rappresentata nel consiglio regionale da Cinzia Policastro, Guido Geninatti, Maurizio Serpentino, Roberta Bacchi e Fabrizio Clerico. Gli oltre 500 presenti, in rappresentanza delle oltre 6000 cooperative operanti in Italia, hanno avuto la possibilità di ascoltare l’intervento di diversi ministri, sottosegretari, deputati e senatori che hanno spronato il mondo cooperativo a fare un passo avanti e vivere da protagonisti questa stagione, a partire dalla imminente riforma del terzo settore. Giuliano Poletti e Maria Elena Boschi hanno, nei loro interventi, sottolineato le grandi responsabilità che le cooperative hanno ed il ruolo da protagonisti necessario in questi passaggi storici.
A livello personale, la frequentazione di questi contesti, da mixare in maniera consapevole con la quotidianità cooperativa, restituisce una visione complessa dell’attuale panorama, con i servizi tradizionali che sono sempre meno garantiti, ma anche la straordinaria possibilità di un cambio di paradigma, che veda le cooperative protagoniste di innovazione vera. La contrazione delle risorse ci costringe ad uscire da un mercato finora troppo chiuso e per certi versi protetto e suggerisce l’apertura a nuove frontiere sia con innovazioni di servizi, di prodotti e di mercato. Questa sfida, se da un lato è entusiasmante, dall’altra porta con sè anche preoccupazioni e la necessità di percorsi di crescita imprenditoriali e vivere in modo più autentico ed intenso la rete.
Il clima che si è respirato nell’assemblea nazionale ha ricordato molto l’attesa che i cambiamenti in atto portano con sé. L’ambiente mi è sembrato sereno e pieno di aspettative positive, così come la vicinanza con la politica concreta e la condivisione di passaggi epocali non più rimandabili. Questo insieme di elementi rimanda alla cooperazione sociale una responsabilità – forse mai avuta in questi termini – di protagonismo nella definizione di nuovi strumenti per andare incontro a problemi e bisogni che si rinnovano giorno dopo giorno.
Alberto Bianco
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