Nato dall’inserimento socializzante di un giovane con disabilità nell’Associazione “Solo Roero” di Alberto, Enrico e Luca (tre giovani viticoltori associati per proteggere e tutelare i vitigni tipici del territorio roerino), il progetto 8Mani ha visto partecipi, dalla primavera 2015, un ricco gruppo di giovani coinvolti in prima linea nella cura dei vigneti e nella vendemmia del nostro vino sociale
8Mani è arrivato nelle nostre case e sui tavoli di rinomate osterie, è stato gustato e assaporato durante la fredda stagione ed ora, con l’imminente arrivo della Primavera, sta maturando in cantina il nuovo Arneis frutto della Vendemmia 2016.
Le attività del progetto sono proseguite, con regolarità, durante tutto l’inverno, alternando lavori nelle vigne grazie al “mite” clima, ed in cantina. La frequenza dei partecipanti al progetto è stata buona e abbiamo collaborato attivamente con tutte e tre le aziende agricole di Solo Roero.
Vorrei fare alcune riflessioni sul ruolo dell’operatore sociale e su quello che è chiamato a dare oggi come contributo all’interno del suo operare. Credo che un buon operatore sociale oggi debba essere innanzitutto un buon progettista sociale, che presidi i confini tra il “dentro” (dentro ai servizi che comunemente si occupano di fragilità) e il “fuori” (la rete esterna, la comunità tutta). Egli sta con i piedi dentro ma con lo sguardo proiettato al fuori, ed in questa posizione di frontiera può immaginare mondi possibili e sognare altre possibilità, promuovendo contesti promozionali. Ed i confini, se ben presidiati, con la giusta dose di fluidità e flessibilità, si possono ridefinire in itinere.
Se ci pensiamo, anche il progetto 8mani è nato attraverso l’utilizzo di questa modalità di azione. Ed è nell’azione che l’operatore può vivere a lungo, recuperando poi da questa un pensiero che, se fissato ed elaborato con le giuste modalità, può essere regalato e divenire patrimonio del contesto tutto.
Nel mondo di oggi, dove la precarietà appartiene a tutti, il progettista sociale, che potrei definire anche imprenditore sociale, può e deve provare a costruire storie nuove, a narrare di mondi e scenari possibili. Egli deve osare per poter ritrovarsi nella posizione di chi può “costruire il senso” della realtà che viviamo; può quindi dare vita a nuove storie, relazioni, costruire nuove opportunità osando, scommettendo con fiducia ferma verso il futuro che si ha dinnanzi. Perché, come dice Rilke: “Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada”, ed il progetto 8mani assume le sembianze, tout court, di una bella storia da vivere e da raccontare, laddove il senso del lavoro sociale è la tessitura di spazi di vita comune.
Ed in questo scambio con Solo Roero, arriviamo a portare la storia di 8mani alla manifestazione Solo Vino, che si terrà sabato 1 aprile a Santo Stefano Roero alla Confraternita di San Bernardo, dove condivideremo il nostro tempo ed il nostro spazio con una ventina di viticoltori di prima generazione, ai quali ci accomuna, sicuramente, e fin nel profondo, la voglia di costruire nuove e concrete possibilità e di raccontare altre ed ancora altre storie.
La giornata apre alle 10.30 con la Tavola Rotonda ‘Quanto costa la bicicletta?’ sulla viticoltura di prima generazione, per proseguire alle 16 con il seminario di approfondimento ‘Roero, territorio e viticultura’ e continuare, dalle 18, con la musica di Soul Kitchen e Tuttafuffa Crew.
Il tutto accompagnato da buone degustazioni!
Alessandro Milanesio