Anche quest’anno ad Alba l’Associazione di Volontariato Kairon ha proposto la rassegna scolastica legata al Convegno annuale che si è tenuto in febbraio ad Altavilla dal titolo “A scuola… con calma. Prendersi il tempo per ascoltare, costruire percorsi, per stare bene insieme”. L’associazione ha chiesto il contributo di Progetto Emmaus per organizzare il laboratorio con i bambini della prima elementare della scuola Rodari di Alba: “Trova il tempo” è il tema della rassegna proposta alle scuole, sul quale hanno riflettuto e lavorato.
Anche io e Jessica abbiamo trovato il tempo di fermarci un attimo, capire come proporre il laboratorio con le immagini a bambini così piccoli, rendendolo semplice, giocoso ma al tempo stesso efficace ed utile per mettere in pratica e spiegare la C.A.A. .
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.) rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi. Il termine viene usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tali persone. Si definisce aumentativa perché, anziché sostituire, va ad incrementare le possibilità comunicative naturali della persona. Si definisce alternativa perché utilizza modalità di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali. Si tratta di un approccio che tende a creare opportunità di reale comunicazione attraverso tecniche, strategie e tecnologie al fine di coinvolgere la persona che utilizza la C.A.A. e tutto il suo ambiente di vita.
La CAA è un vero e proprio linguaggio che aiuta la “traduzione” della lingua scritta in modo da rendere possibile la lettura da parte di persone che non sono in grado di comprendere il linguaggio verbale alfabetico scritto: bambini in età prescolare, persone diversamente abili, stranieri, anziani con scarse capacità di lettura.
All’interno del laboratorio, l’idea di semplificare un libro è sempre vincente perché è efficace e rimane in ricordo ai bambini, oltre ad essere un’ottima modalità di lettura condivisa. Proporre l’attività a bambini di sei anni non è semplice e, dandoci il tempo per pensare, proprio in linea con la rassegna scolastica, ci è venuto in mente il gioco della tombola che qualche anno fa avevamo sperimentato con altre scuole. La strutturazione del gioco prevede che ogni bambino abbia davanti a sé una tessera raffigurante una pagina del libro, semplificato con le immagini, chi termina la scheda ha in cambio il disegno raffigurante la propria frase. Alla fine del laboratorio tutte le tessere del gioco sono state assemblate e i bambini hanno portato a scuola il loro libro da leggere insieme. Questo laboratorio, attraverso il gioco, ha permesso loro di entrare in un mondo spesso sconosciuto, fatto di immagini che non sono semplici disegni ma una modalità diversa per leggere, raccontare, esprimere bisogni, desideri ed emozioni.
L’associazione Kairon, attraverso la proposta di questa giornata di laboratori, dà la possibilità ai bambini di trovare il tempo di giocare e divertirsi ma allo stesso tempo sperimentare l’inclusione e l’apertura a diverse modalità di comunicazione, apprendendone i valori ed i significati. Ogni anno i laboratori sono occasione per far sperimentare le tecniche della Comunicazione Aumentativa Alternativa a tutti i bambini, per far capire loro che questo metodo comunicativo può essere utilizzato da chiunque, perché oltre ad essere un buon supporto per chi lo necessita, è anche divertente e facilmente spendibile nella quotidianità. Inoltre per gli insegnanti sono ottime occasioni di collaborazione per la realizzazione di un progetto comune, che li ha fatti sentire uniti creando energia positiva ed innovatrice.
Grazie, dunque, all’associazione che ha permesso anche a noi di trovare il tempo per pensare ad un nuovo laboratorio, per noi un’esperienza sempre ricca ed emozionante.
Federica Mortara e Jessica Cugliandro