Alba. La sala Beppe Fenoglio, all’interno del cortile della Maddalena, è stata elegantemente allestita per ospitare un piacevole pomeriggio dell’edizione 2018 di Vinum. Oggi, 30 aprile 2018, in primo piano alcune importanti realtà sociali del nostro territorio.
Mentre dieci tavoli attendono i quaranta assaggiatori che prenderanno posto e parteciperanno alla degustazione guidata dal noto enologo e giornalista Lorenzo Tablino, tre delle persone conivolte nel “progetto vino” della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus, Enzo, Giangi e Bruno, allestiscono con molta cura un banchetto con foto e brochure che mostrano il loro lavoro nelle vigne: “Cosi possiamo raccontare quello che facciamo!” spiega sorridente Giangi.
Dopo i saluti di Alberto Bianco, Presidente della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus, dell’assessore al turismo della città di Alba, Fabio Tripaldi e di Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera, ecco che prende il via la degustazione. A presentare 8mani, i tre cofondatori di“Soloroero”: Enrico Cauda, Luca Faccenda e Alberto Oggero; l’associazione, nata nel 2013, ha come peculiarità la produzione di vini a denominazione Roero e la coltivazione esclusiva di Nebbiolo e Arneis, perché, come afferma Luca“ pensiamo che nella nostra zona siano le uve che danno i risultati migliori”.
“Alla base del nostro incontro prima, e dell’associazione poi, c’era una ricerca di sinergia sul piano umano, è venuto quindi naturale accogliere con entusiasmo la proposta di Alessandro Milanesio di allargare la partecipazione al nostro progetto a una realtà esterna. E così, da qualche anno, collaboriamo con la Cooperativa Sociale “Progetto Emmaus” nella produzione dell’Arneis 8mani” spiega Enrico.
Come si sviluppa il progetto? I ragazzi si recano alternativamente in una delle tre aziende, per due mattine a settimana accompagnati da Antonio Murtas, l’operatore di riferimento, seguendo in questo modo sia il processo agronomico e quindi il lavoro in vigna, sia quello enologico, in cantina, che include l’imbottigliamento e il confezionamento. “8mani è un assemblaggio di tre diverse partite di Arneis: i lieviti indigeni, naturalmente presenti nella buccia dell’uva permettono che la fermentazione avvenga spontaneamente e che la successiva fermentazione malolattica sia completamente svolta; per ottenere un buon “illimpidimento” del prodotto, sono necessari alcuni mesi di affinamento sulle fecce fini cui ne segue uno sull’acciaio”, chiosa Alberto.
Durante la presentazione viene anche comunicato che 8mani sarà presto affiancato da un 8mani Roero proveniente da uve Nebbiolo, in uscita nei prossimi mesi.
Infine, Lorenzo Tablino, ne analizza gli aspetti sensoriali, invitando i partecipanti all’assaggio: “colore giallo verdolino con sciabolate di luce, perfetto sul piano visivo, profumo intenso, fruttato. Di assoluta franchezza.”
Seguono, nel programma del pomeriggio di degustazioni, i quattro vini prodotti dalla Cooperativa Sociale “Maramao”che coinvolge nei lavori agricoli persone straniere richiedenti asilo e il “Valelapena”, vino nato dalla collaborazione tra la Casa Circondariale di Alba e la Scuola Enologica di Alba. Il pubblico presente in sala, guidato nella degustazione dai sommelier e dai commenti di Tablino, apprezza – mettendo al lavoro tutti i sensi – il viaggio che si articola da un Arneis a un Moscato, attraverso i rossi della zona.
In un bel clima, attento e conviviale allo stesso tempo, l’incontro volge così al termine, con il merito di aver donato a 8mani, Maramao e Valelapena un momento di genuina e piacevole visibilità. L’augurio è quello di rendere stabili, dopo questa prima sperimentazione riuscita, momenti sociali all’interno della stagione enogastronomica locale e quindi di poter incontrare nuovamente 8mani e metterlo al fianco di altre realtà di vini e prodotti “sociali”, protagonisti in nuovi eventi.
Emanuela Grillo