Ci sono vite facili e vite difficili. E un giorno mentre tutto si sgretola, incontri chi ti porge una mano. Tu riesci a stringerla e a lasciarti accompagnare. Le cose cominciano a cambiare. Inizi a sentirti più leggero.
Piano piano, due passi avanti e uno indietro, poi tre avanti e uno indietro, poi sempre più avanti come quando hai imparato a camminare e a correre, ad andare in bici.
All’inizio aiutato poi finalmente da solo.
Chi ti vuole bene comincia a sorridere e a sorriderti, ti dà la forza di continuare.
Così a poco a poco e con grande fatica arrivano un lavoro, una macchina e una casa.
E ti senti sempre più sicuro. E riesci anche a sorridere.
Alba, 15 marzo 2002
Dopo tanti anni di psichiatria, dagli ospedali psichiatrici ai servizi di salute mentale, fino ed alle varie strutture, dall’odore impari a distinguere la cultura e la filosofia del posto che stai visitando.
Quelli che puzzano di manicomio e quelli che sanno di casa.
Il primo giorno in visita alla Emmaus, di fronte a un pranzo assolutamente normale nella piccola cucina della comunità, ho sentito profumo ed atmosfera di buono, di una quotidianità serena e leggera senza fronzoli o artefatti, di rispetto reciproco e collaborazione.
Ricordo che con l’operatrice uscendo ci siamo detti: “Qui manderemmo volentieri i nostri ragazzi, anche se è lontana e scomoda da San Mauro. Qui si respira aria quasi di famiglia e non di istituzione”.
Bernardino Scotta