Davide, Claudio e Daniele sono tre ragazzi che ogni settimana a Bra animano la Piccola Falegnameria Emmaus con la supervisione dell’educatore Andrea Gosmar.
Durante le criticità sanitarie e sociali che hanno attraversato gli ultimi mesi, il lavoro del gruppo si è concentrato sulla realizzazione di un manufatto particolare, che in modo simbolico ha “appaiato” le persone, tracciando un filo tra le varie strutture e anime della Cooperativa proprio quando l’emergenza sanitaria rischiava di strappare la sensazione di vicinanza.
Il gesto pratico diventa così un modo di generare sentimento e pensiero, di proporre inclusione e trasformare l’impotenza in possibilità.
A inizio dicembre e in vista del Natale i ragazzi hanno costruito una narrazione del percorso fatto finora.
“La balena è il nostro simbolo. Perché noi, come la balena, siamo talvolta schivi e restii a mostrarci in superficie. Ma quando lo facciamo, quando decidiamo di affiorare, possiamo generare molta bellezza. Ecco perché abbiamo scelto la balena come logo della falegnameria. Abbiamo costruito una grande immagine raffigurante il cetaceo e l’abbiamo appesa all’ingresso del locale.
Questo è un luogo in cui possiamo sperimentare le nostre abilità, sperimentarci nel rapporto tra colleghi e interagire con la comunità circostante.
La Piccola falegnameria Emmaus si occupa di realizzare prodotti in legno: abbiamo iniziato con oggetti generici, poi ci siamo specializzati in giocattoli per bambini: dai puzzle fino alle scacchiere. L’anno scorso in occasione del Natale abbiamo intagliato delle forme nel legno a forma di renne, poi le abbiamo distribuite per raccogliere fondi. E’ stato un grande successo, la comunità ha apprezzato il lavoro”.
“Questo percorso ci ha reso un gruppo solido e creativo. Perciò nel 2020, in mezzo a tutte queste difficoltà, abbiamo avuto un’idea: costruire un puzzle con pezzi di legno con la scritta “L’unione fa la forza”.
E’ stato un lungo processo creativo. Una volta ultimato il lavoro abbiamo distribuito i pezzi del puzzle alle comunità e ai gruppi appartamento di Progetto Emmaus. Ogni struttura diventava la “custode” di una parte del puzzle e chi voleva poteva colorarlo, per poi restituircelo dopo qualche mese.
A novembre abbiamo radunato i pezzi “sparpagliati” e li abbiamo riuniti. Il risultato è stato favoloso. Volevamo lanciare un segno di vicinanza, un messaggio di speranza. In quest’anno difficile segnato dall’emergenza sanitaria è stato bello impegnarsi in un’attività che poteva tenere collegate e impegnate le persone. E’ stato come se una parte di noi fosse rimasta accanto agli ospiti e agli operatori delle strutture, e adesso fosse confluita in un quadro unico”.
“Oggi il puzzle è appeso nella sede centrale di Progetto Emmaus, in via Rattazzi ad Alba. Siamo contenti del lavoro svolto. Vorremmo ringraziare Andrea, che ogni settimana ci accompagna nella scoperta di un mestiere che è anche un modo per divertirsi, per stare insieme nel mondo e per immaginare. Non sempre lavoriamo: talvolta suoniamo e cantiamo, usciamo a vedere un film, giochiamo coi bambini. Qui alla Piccola falegnameria cerchiamo di fare come le balene. Anche quando nessuno ci vede, cerchiamo di creare qualcosa di bello”.
“Per questo Natale, se qualcuno fosse interessato ad avere maggiori informazioni sulla nostra attività e sui prodotti che realizziamo può scrivere o chiamare il numero 3294389169”.
Davide, Claudio, Daniele e Andrea