Carissimi tutti,
al termine di un anno che ci ha visti impegnati e protagonisti su diverse situazioni delicate, vogliamo condividere un profondo ringraziamento con tutte le persone che gravitano da anni intorno a noi. La storia di Progetto Emmaus è un aggregato di emozioni, dolore, sofferenza e gioie, riscatto, lavoro, cadute e ripartenze, risate e pianti, progetti sognati e talvolta realizzati. Il tutto parte sempre dalle persone, dai loro volti e dalle loro parole ed a loro torna sempre. Così, in questo 25° anniversario dalla nascita della Cooperativa, è nata l’idea di tenere memoria della grande ricchezza che si è creata intorno a noi, con le narrazioni di chi ha attraversato il mondo Emmaus per un giorno, una settimana, un mese, un anno.
Abbiamo approfittato di questo difficile 2020 per raccogliere le memorie ed i racconti di episodi singoli o di percorsi condivisi. Ne è scaturito Emmaus Book: un caleidoscopio colorato che sprigiona la sua forza nella diversità dei punti di vista, nella ricchezza e nella semplicità. Il tutto unito da un profondo senso di umanità che lega gli interventi, e dalla gratitudine alla vita con gli incontri che questa permette. Armonizzare il tutto in un libro ha generato un puzzle con le immagini ed i volti che accompagnano i ricordi, come una colonna sonora di questi primi 25 anni e di chi ha contribuito a scriverla ogni giorno. La storia di questi anni è una narrazione più lunga di noi, che arriva da prima e ci sorpassa, guardando al futuro.
L’anno che si va a chiudere, particolare ed indimenticabile, ci ha nonostante tutto visti protagonisti su diversi fronti: dai vari progetti intrapresi alle azioni per continuare a distanza i nostri impegni, dalle attività resilienti nelle comunità e nei gruppi appartamento, alle uscite con gite, soggiorni, mostre fotografiche e tanto altro ancora. Abbiamo imparato a stare vicini anche se a distanza, ad essere pazienti, a rispettarci e prenderci cura reciprocamente, ad ascoltarci e ad apprezzare come non mai le occasioni in cui si può stare insieme.
Un grazie dunque a chi quotidianamente lavora dietro le quinte e, lontano dai riflettori, tesse la trama permettendo a Progetto Emmaus di essere quello che è; a chi porta nuove idee, a chi ha la pazienza di aspettare gli altri, a chi preferisce il noi all’io, a chi continua a credere nel lavoro e nelle persone, a chi ci segue e a chi ci dà preziosi consigli.
Grazie a te per la lettura, ti auguriamo un Buon Natale!
Alberto Bianco
L’Emmaus Book sarà regalato a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione donando e condividendo i loro pensieri e le loro narrazioni. Chi desidera ricevere una copia del libro può richiederla contattandoci al numero 3351517120 o inviando una e-mail all’indirizzo vportinale@progettoemmaus.it.
Carissimi amici,
anche la Fondazione Emmaus per il Territorio Onlus partecipa al traguardo della Cooperativa Emmaus per i suoi primi 25 anni, augurando anni di passione, partecipazione e traguardi personali e collettivi.
Nel corso di questo 2020 la Fondazione ha cercato di essere presente in tutte le manifestazioni che, direttamente e non, l’hanno coinvolta. Ha coltivato scambi relazionali con famiglie, associazioni, banche, cooperative, servizi sociali, amministrazioni e fondazioni, anche al di fuori del territorio di competenza. Ha approfondito la tematica del “Dopo di noi” e proseguito, per quanto possibile nell’attuale quadro di riferimento, la ristrutturazione di Casa Nada. Ha cercato di fare proprie le tematiche che angustiano e preoccupano sempre più persone e famiglie in numero crescente, tentando, con una presenza discreta, di suscitare ed alimentare fiducia e speranza.
Gli auguri per le feste natalizie che ci accingiamo a scambiarci, con modalità quest’anno insolite, siano accompagnati dalla consapevolezza che stiamo vivendo una storia complessa ma bella. Una storia che richiede ad ognuno di noi di dare il meglio di sé stesso per offrirlo a coloro che vengono definiti nell’attuale società i Poveri, gli Ultimi, convinti che agli occhi di Dio sono il Tesoro più grande del mondo.
Armando Bianco