“E’ difficile raccontare le emozioni provate in un anno di servizio. Sono tante, troppe e a volte amplificate. Osservavo gli operatori: li vedevo dare consigli, supportare, ascoltare e affrontare la quotidianità con rispetto, delicatezza, senza esprimere giudizi e con una dose di alleanza per niente banale e costruita nel tempo”. Così Giulia Rosso, operatrice della cooperativa Progetto Emmaus, racconta la sua esperienza di Servizio Civile nelle strutture residenziali dedicate a persone con disabilità o problematiche psichiatriche. E prosegue: “Così ho capito che fare questo lavoro significa imparare a valorizzare una persona nella sua unicità, forse non sempre conforme ai canoni che la società impone. Significa prendere per mano e accompagnare verso nuovi obiettivi. E crederci. Crederci con loro. Significa sbagliare, perché nulla è certo, ma rialzarsi insieme e non perdere mai la voglia di sognare un futuro realizzabile”.
I progetti del Servizio Civile hanno come finalità quelle di favorire la solidarietà, la cooperazione e la tutela dei diritti sociali, attraverso un’esperienza che contribuisce alla formazione civile, sociale e professionale dei giovani. Progetto Emmaus cerca giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni da inserire nel programma: un anno in cui è richiesto un impegno di 25 ore settimanali, e per cui i volontari ricevono un rimborso economico mensile di circa 439 euro; la partecipazione può anche consentire l’acquisizione di crediti formativi universitari. I volontari potranno lavorare nel campo della disabilità e della salute mentale, operando nelle strutture residenziali della cooperativa, dislocate nei territori di Alba, Bra e Pollenzo.
Per candidarsi c’è tempo fino al 15 febbraio ed è possibile contattando la cooperativa ai numeri 0173/441784 e 380.7668463, o all’indirizzo mail risorseumane@progettoemmaus.it. Per informazioni sulla cooperativa è possibile consultare il sito www.progettoemmaus.it.