Linee invisibili possono legare un orto, una falegnameria, un campo da calcio, una partita di basket, oppure una gita in Liguria e a una camminata in montagna. Sono le attività che gli ospiti delle strutture di cooperativa hanno avviato negli ultimi mesi, in un movimento vitale contrario rispetto alla stagnazione e alla chiusura provocate dalle restrizioni pandemiche.
Per quanto riguarda l’Area Psichiatria, come racconta il coordinatore Davide Tedesco, “col graduale allentamento delle restrizioni gli ospiti e gli operatori hanno ripreso gradualmente alcune attività che erano state sospese. Sono ricominciate le camminate in collina a cadenza mensile con l’obiettivo di proporre 3 escursioni in ambiente montano in estate. Tali uscite, che coinvolgono anche persone non più inserite in strutture, costituiscono un’importante occasione per ampliare la rete relazionale e per promuovere un’attività fisica inclusiva e alla portata di tutti”.
Prosegue Tedesco: “Le attività della piccola falegnameria di Bra e quelle del gruppo “L’oro del mattino” ad Alba permettono ad alcuni ospiti dell’Area di operare in un contesto “protetto” ma inclusivo in quanto aperto ad ospiti, volontari e tirocinanti di tutta la cooperativa. Diversi ospiti sono inoltre inseriti in attività esterne alle strutture principalmente come progetti di borse lavoro, secondo il modello che l’area si è dato in questo ambito, e prevediamo un aumento nella frequenza di alcuni di questi progetti nei prossimi mesi. Sottolineiamo che la tensione verso ciò che sta “fuori dalle mura delle strutture dell’Area” – che pure rappresenta un elemento distintivo all’interno dei diversi modelli di lavoro dei nostri servizi – necessita ancora di interventi specifici che consentano agli ospiti una sempre maggior partecipazione alle opportunità che il contesto cittadino può offrire”.
Dall’Area Disabilità giungono racconti aggiuntivi che narrano le gite, i viaggi all’esterno. Ad esempio in luglio con la visita al santuario di Valmala in val Varaita: “Siamo sempre andati in inverno con la neve ai bordi della strada e quest’anno abbiamo deciso di scoprire quel luogo con il sole e il bel verde delle pinete. Alcuni ospiti hanno preferito stare sulla panchina a riposare all’ombra e altri hanno intrapreso un breve sentiero tra gli alberi. Verso metà pomeriggio siamo saliti sul pullmino e lasciandoci alle spalle le numerose piccole nicchie di madonnine lungo la strada”. O ancora a Crissolo, dove la natura si unisce all’antropologia del luogo, al contatto umano: “Durante questa camminata gli ospiti hanno osservato in autonomia i fiori e le particolarità architettoniche e una volta seduti su una panchina abbiamo chiacchierato e conosciuto alcune persone anziane del posto che ci hanno raccontato la storia delle borgate”.
Sono pezzi di vita, esempi di cura quotidiana e di inclusione. Per sostenere la realizzazione di queste e tante altre attività, l’aiuto di tutti voi è importante. Chi desidera donare il proprio 5xmille alla cooperativa può farlo seguendo questi tre semplici passi. E’ gratuito e non costa nulla.
- Compila la scheda CUD, il modello 730 il modello Unico.
- Firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…”
- Indica nel riquadro il codice fiscale della Coop. Sociale Progetto Emmaus: 02462260049
Per altre informazioni potete scrivere a cooperativa@progettoemmaus.it.
Grazie di cuore.
Progetto Emmaus