Carissimi tutti,
Anche quest’anno volge al termine e ci piace chiuderlo
condividendo un pensiero che arriva dai diversi ambiti
di cooperativa, tutti diversi ma tutti con la stessa
tensione e passione nella quotidianità. Un filo invisibile
ma forte che collega la salute mentale alla prima
infanzia, passando attraverso la disabilità ed il territorio
per arrivare alle attività lavorative che includono
ed al Dopo di Noi. Anche se la guerra in corso rende
impossibile essere sereni, come ci ricorda Gandhi “La
vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare
a ballare sotto la pioggia”.
Buon Natale!
I CdA della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus
e della Fondazione Emmaus per il Territorio Onlus
Come buchi nel cielo
“Non c’è salute senza salute mentale” è il messaggio che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciava per promuovere una cultura della salute mentale inclusiva e basata sui diritti. Anni di esperienza ci hanno convinto che il percorso di cura per chi soffre di disturbi mentali non può risolversi esclusivamente all’interno dei luoghi istituzionalmente deputati al trattamento degli stessi, ma deve trovare un respiro più ampio: un percorso che contempli le possibilità di avere un’occupazione nella quale impegnarsi, una casa da abitare, degli affetti da curare e dai quali trovare nutrimento. Quando verso la fine dell’estate è cominciata a circolare nell’area l’idea di organizzare un evento in occasione della Giornata della salute mentale avevamo molti dubbi e pochissime certezze. Tra queste la più forte era quella di pensare a quell’evento come ad una occasione straordinaria per portare in piazza una cultura della salute mentale che riconosciamo come identitaria per il nostro lavoro. Alla fine è arrivato “Come buchi nel cielo”, l’evento in piazza Pertinace di metà ottobre e tutto quello che ne è filtrato attraverso: tantissime persone, idee, contributi e testimonianze che restano il ricordo più prezioso di una giornata speciale.
Connessioni tra minori
L’anno appena trascorso può essere sintetizzato con alcune parole. Incontro tra idee ed esperienze diverse nei progetti che si sono interconnessi quest’anno. Incontro gioioso tra famiglie e giovani nei progetti di Mano a Mano e Fammi Fare; condivisione di brevi momenti di incontro tra operatori e giovani volontari dell’Estate Ragazzi di Alba e di Pocapaglia. Condivisione tra la scuola dell’infanzia ed il territorio a 360 gradi e la naturale estensione dell’Estate Bimbi. Il tutto condito dall’allegria e dalle risate durante i giochi di società, le passeggiate, il Progetto Rimuri che ha ridato vita con i murales ad alcune pareti di Santa Vittoria, le gite estive e il primo soggiorno a Laigueglia per grandi della Scuola dell’Infanzia. Questo è stato il nostro anno.
Ritorno al futuro
10 novembre 2022 , cielo terso e temperatura quasi primaverile. Antonello manca dal Village – dove per anni si è recato per un P.A.S.S. lavorativo due mattine a settimana – dal 9 marzo 2020, inizio del primo lock down generale. In questi due anni e mezzo le nostre strutture hanno accolto, sostenuto, protetto come porti sicuri in un mare incerto: per Antonello, oltre alla pandemia, ha giocato a sfavore un cambio di personale interno al complesso sportivo; il suo tutor ha cambiato lavoro e trovarne uno altrettanto accogliente ed empatico si è rivelato un’impresa. E poi un gruppo appartamento per persone con disabilità vive degli intrecci con il quartiere in cui è inserito. Oggi la soglia del complesso sportivo sembra invalicabile per Antonello che si ferma sull’uscio, timoroso, quasi pietrificato; attribuendo a quell’ ingresso chissà quale potere. Poi la porta viene aperta: il profumo del caffè del bar e il sorriso accogliente di chi ha lo ha accompagnato per anni in questa avventura fanno il resto; il primo passo ed è fatta. In fondo siamo fatti tutti della stessa pasta. Antonello torna al Village, tra poco più di un mese sarà Natale.
Danzando sul territorio
Un’immagine è quella delle danze scatenate sotto i colpi del dj set del nostro collega all’Osteria Sociale Montebellina durante la festa di presentazione della Barbera 8pari dello scorso 28 ottobre. Vedere molti colleghi presenti, coordinatori e operatori che appartengono all’Area, ci ha emozionato e reso orgogliosi del nostro gruppo di lavoro. Se pensiamo alla nostra Area Territorio possiamo dire che in questo 2022 si sono messe le basi e i primi pilastri per un cambiamento che vorremmo che si realizzasse nei prossimi due anni. L’obiettivo comune che abbiamo è quello di lavorare sulla specificità dell’operatore di territorio, arrivando a sviluppare identità e senso di appartenenza al proprio gruppo equipe, all’Area e all’intera organizzazione cooperativa.
Viaggi e Miraggi
“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando viaggi e quando lo ricordi”. Nel 2019 abbiamo iniziato così l’avventura della Colonia Marina di Laigueglia, allargando il nostro territorio per abbracciare un’idea di accoglienza basata sul benessere e sullo svago, ospitando famiglie, anziani e gruppi di amici nei loro momenti più belli. Il viaggio rappresenta anche il percorso del nostro vino 8Pari, il cammino di un gruppo di lavoro tra le vigne e le cantine del Roero e della Langa, con un team che è sempre più competente e motivato. Ma c’è chi il viaggio lo ha iniziato da poco, come il servizio dell’Auditorium Bper di Bra, un servizio di gestione e custodia a disposizione delle scuole, associazioni o dei cittadini, e chi, invece, si trova nel pieno del suo percorso come anche l’Osteria Sociale Montebellina, un luogo di ritrovo e dello star bene insieme agli altri. Infine l’Housing Sociale ViaVai, una casa pronta ad accogliere donne sole o con figli che provengono da situazioni di difficoltà economica, maltrattamento, migrazioni, solitudine. Grazie anche alla presenza di un gruppo di volontari, il luogo favorisce e stimola nelle persone ospitate il raggiungimento di maggiori autonomie e la costruzione di una rete sociale. Lo zaino che ci accompagnerà in questo tragitto è l’Area B della cooperativa, che racchiude esperienze e servizi che favoriscono l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, poiché il lavoro è considerato costruzione del bene comune e un’opportunità per sviluppare le abilità di ciascuno favorendo l’autonomia e indipendenza sociale ed economica.
Nell’augurarvi ancora un sereno Natale, condividiamo
infine due brevi video nei quali quest’anno
Progetto Emmaus è stato protagonista a raccontare le
innovazioni e la quotidianità del lavoro di cura.
Li trovate ai seguenti link:
https://progettoemmaus.it/rai3
https://progettoemmaus.it/melaverde
DI SEGUITO è POSSIBILE SCARICARE LA LETTERA DI NATALE IN FORMATO JPEG: