Riceviamo e pubblichiamo da Giulio, un ospite della Comunità Emmaus.
“Ed eccoci qua dopo due anni e mezzo di percorso in comunità, siamo al momento di separare le nostre strade, senza comunque andare lontano.
È stato un tragitto non senza difficoltà, che mi ha reso più uomo e più maturo. Mi sento di ringraziare tutti gli operatori e il dott. Garzaro, ma anche la cooperativa tutta, per tutte le opportunità avute.
Anche se inizialmente mi sono trovato in serie difficoltà, ho imparato prima a conoscere, poi a limitare il mio avversario.
Ho sempre trovato spazio per esprimermi e confrontarmi, senza sentirmi un malato.
Lo sforzo di tendere verso il benessere delle persone è corale e costante.
È davvero bello lasciarsi alle spalle ricoveri, cliniche e trattamenti obbligatori.
In tutta sincerità, non penso di poter rendere il favore alla Emmaus, ma non mancherò di farvi pubblicità o magari qualche ora da Esp.
Mi avvio verso una convivenza guidata, verso la quale credo di arrivare preparato e pronto a decollare nella vita.
Sono soddisfatto e felice, ecco tutto.
Prima dell’Emmaus ero convinto che certi disagi mentali avessero il potere di caratterizzare un individuo. Lo scoprire invece che la malattia mentale si fa grossa solo se ha terreno fertile, è stata una svolta direi epica e stupefacente.
Grazie grazie grazie,
The best is yet to come…”
Giulio
Grande Giulio! Il Signore ti benedica sempre e ti dia sempre forza e gratitudine! Sei un grande esempio per tanti giovani! Mi congratulo con te e ti direi di parlarne, ti uscire allo scoperto senza vergogna come stai facendo! Ti ho sempre voluto e ti voglio un gran bene!