Siamo arrivati a Natale, il primo Natale senza Max Manera dopo 25 anni di amicizia, collaborazioni e scambi continui. Avevamo iniziato a lavorare insieme a fine anni ‘90 quando lui, neolaureato e novello sposo, tornando dal cammino a Gerusalemme insieme a Maria Chiara aveva deciso di raccogliere la sfida del sociale iniziando a lavorare alla Cooperativa Insieme come tecnico di laboratorio. Dopo cinque anni iniziava il suo percorso professionale da ingegnere classico, ma proseguiva il suo essere un “ingegnere sociale” entrando nel Cda di Progetto Emmaus. Ci rimase 12 anni. Questa sua identità – che tesse relazioni portando alte competenze a servizio dei progetti con totale dedizione, precisione, umanità e leggerezza – è stato uno dei tratti più belli di Max.
Rimane così nella storia di Progetto Emmaus, ma soprattutto nella vita delle persone che hanno avuto la fortuna di fare un pezzo di cammino con lui: un percorso di crescita umana e professionale in un continuo accompagnamento reciproco.
Max ha inoltre raccolto la sfida del Dopo di Noi e nel 2013 è stato tra i fondatori di Fondazione Emmaus per il territorio Onlus, mettendo a disposizione non solo il suo essere volontario ma tutta la sua professionalità e umanità nel progetto per la realizzazione di Casa Nada.
Ha condiviso con noi tante iniziative portando il suo sguardo preciso, accompagnato da un’allegria ed un’ironia che sono state preziose negli anni. Averlo avuto accanto nella grande famiglia Emmaus come tecnico, volontario, professionista e amico è stato un grande privilegio per tutti noi.
Grazie Max.
Progetto Emmaus
Sarai sempre nel mio cuore Max.
Silvia
Ciao Max amico e maestro prezioso ! Un forte abbraccio ovunque tu sia !
Silvia