C’è chi corre per tenersi in forma. Chi corre per dimagrire. Chi per vincere. Chi per sfidare i propri limiti. C’è poi chi corre come noi, un po’ per stare insieme, un po’ per “staccare la spina” e un po’ per migliorarsi.
Sicuramente la corsa è lo sport più democratico e accessibile di tutti: sono sufficienti un paio di scarpe, buone, maglietta e pantaloncini e poi la strada; dopodiché tutti possono correre, ognuno interpretandola a modo suo.
Fatte queste premesse eccoci qui a raccontare la nostra piccola avventura nel mondo della corsa, nata un po’ per caso e un po’ per sfida, ma nata da un incontro di due persone che nella corsa si sentono liberi. La storia si volge all’interno del “Progetto ‘Sport per tutti’ realizzato grazie al contributo del FONDO DI BENEFICENZA ED OPERE DI CARATTERE SOCIALE E CULTURALE di Intesa San Paolo“.
Da un lato un runner tapascione con qualche maratona alle spalle e dall’altra un giovane corridore che vuole sperimentarsi e provare a correre la sua prima mezza maratona: 21.097.5 metri. Distanza questa che non si improvvisa, ma che necessita di preparazione mentale e fisica.
A dirla tutta non partiamo subito con questa idea, ma in primavera iniziamo a correre insieme, prima qualche allenamento più o meno impegnativo, poi qualche gara di paese tra le Langhe sempre terminati con una cena in compagnia, il classico piatto di pasta del podista.
In una di questi dopo gara, con altri amici di corsa, si decide di preparare una mezza maratona, magari in una bella città da visitare, subito siamo in sei ad aderire.
Nell’autunno continuiamo a vederci alla sera, a correre, a fare le poche gare domenicali che si organizzano, ma da dicembre si inizia la preparazione per la mezza, data e luogo sono stati fissati: appuntamento a Verona l’11 febbraio 2024.
Siamo in quattro alla fine che prepariamo la trasferta: Walter, Mariacristina, Salvatore e Max.
Nei mesi successici si segue, impegni famigliari e lavorativi permettendo, una tabella che prevede diverse tipologie di allenamento, dove quelli più belli sono la domenica mattina quando insieme si corre per più di un’ora cercando di allenare la resistenza e parlando del più e del meno.
In men che non si dica arriva febbraio e con lui la nostra sfida, siamo in 7000 a partire dallo stadio Bentegodi di Verona tutti certi di arrivare sino all’Arena dopo i 21 chilometri.
Il clima non è dei migliori, la pioggia però ci grazia, allo sparo dello starter si inizia, Valter e Max decidono di correrla fianco a fianco, o almeno di stare insieme per gran parte dei chilometri.
Da Verona va verso a Chievo Verona, per poi tornare indietro lungo l’Adige. La strada scorre veloce sotto i nostri piedi, sicuramente essere in compagnia aiuta a stare concentrati e rilassati.
Arrivati al sedicesimo chilometro sembra l’ora di separarsi, perché la corsa è anche conoscere i propri limiti, così Max sprona Walter ad allungare il passo e ad arrivare al traguardo prima di lui.
Si arriva così alle porte del centro storico di Verona dove, sopra del scivoloso porfido, si corrono gli ultimi chilometri che portano all’Arena e al traguardo.
Walter termina così la sua prima mezza maratona in 1 ora e 49 minuti e appena passato il traguardo riceve la medaglia da finisher.
Però la cosa più bella della corsa è che non ci si vuole mai fermare e così già nel ritorno a casa si parlava di preparare la mezza maratona di Torino e chissà magari tra un po’ anche una maratona.
Progetto Emmaus