Apro Healthcare è una sezione di Apro Formazione che eroga oltre 50 corsi l’anno e dal 2002 a oggi ha qualificato oltre 3mila operatori socio-sanitari. La nostra cooperativa ha iniziato con questa realtà una collaborazione che ha portato, in primavera, alcune colleghe armene a visitare le nostre strutture residenziali per apprendere nuovi modelli di lavoro e portare nel proprio Paese prospettive inedite di cura. Tutto avviene all’interno del progetto Improvet Armenia capofilato da Sepr, centro di formazione francese. Un programma che mira a rafforzare la cooperazione tra alcuni istituti di formazione professionale in Francia, Italia e Armenia, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione degli studenti nel mondo del lavoro, sostenere lo sviluppo del settore socio-sanitario in Armenia (soprattutto per quanto riguarda le protesi dentarie e l’assistenza alla persona), integrare e potenziare le transizioni digitali e verdi e molto altro.
Spiega Emanuela Iacono, referente tecnico del progetto di Apro formazione: “Quando le colleghe armene sono arrivate ad Alba, hanno iniziato un viaggio esplorativo e formativo per conoscere le nostre realtà nel campo socio-sanitario, integrando nuove conoscenze alla loro esperienza. L’obiettivo futuro è arricchire le competenze tecniche e teoriche, entrando a contatto con un diverso modello di cura, e avviando processi di scambio e formazione”.
Aggiunge il direttore generale di Apro, Antonio Bosio: “L’Armenia sta attraversando un periodo di forte trasformazione, accelerata anche dai ricorrenti conflitti geopolitici che ha dovuto affrontare. In questo contesto, il governo ha avviato alcuni programmi di sviluppo del potenziale umano – anche supportati dall’Unione Europea – con particolare attenzione alla promozione dell’istruzione, sia in termini di qualità che di internazionalizzazione. C’è grande interesse per l’aggiornamento della formazione professionale in relazione ai cambiamenti strutturali dell’economia. Da qui nasce il progetto Improvet, che, dopo una serie di visite documentative in tutti e tre i paesi, svilupperà moduli didattici innovativi rivolti ai formatori armeni”.
Il progetto ha coinvolto Alba anche attraverso la nostra cooperativa, dove le direttrici di due centri armeni di formazione professionale si sono recate per visitare le strutture residenziali in ambito salute mentale – una comunità e tre gruppi appartamento. Carla Vico, un’operatrice della cooperativa che insieme alla collega Elena Botto ha accolto gli operatori illustrando loro in inglese e francese le sedi e il modello di lavoro, ha spiegato: “E’ stato arricchente incontrare persone che abitano in un paese in cui la figura dell’Oss (operatore sociosanitario) non esiste, mentre qui da noi ha un’importanza cruciale. In Armenia inoltre sono ancora operativi gli ospedali psichiatrici. L’Italia è uno dei pochi paesi in cui queste strutture sono state chiuse, in modo da decostruire lo stigma sulle persone con sofferenza psichica. Le residenze della nostra cooperativa sono lontane dalla connotazione ospedaliera, e sorgono in centro città proprio per favorire l’inclusione delle persone con fragilità. Qui lavoriamo sul rapporto umano, sul valore della relazione inclusiva e sulla valorizzazione delle risorse della persona, senza identificare la fragilità con la malattia. Queste le conoscenze che abbiamo tentato di scambiare con le colleghe armene, che si sono dimostrate molto interessate e desiderose di apprendere il modello di lavoro”.
Progetto Emmaus