Uscire dagli schemi, entrare in mondi differenti dal quotidiano con desiderio di crescita, di sogno e scambio relazionale. Nelle scorse settimane un gruppo di otto persone si è diretto verso Aisone, comune della provincia di Cuneo conosciuto per le sue grotte. Gli escursionisti erano ospiti dei gruppi appartamento di Cavallermaggiore e Bra della cooperativa sociale Progetto Emmaus: persone con disabilità che attraverso il trekking hanno scelto di rompere la consuetudine ed esplorare territori nuovi. Spiegano gli operatori: “La gita rientrava nel bando Explora sostenuto dalla Fondazione Crc. Una volta arrivato ad Aisone, il gruppo ha avuto l’opportunità di incontrare Stefano, geologo e guida escursionistica, che ha presentato le meraviglie della Valle Stura. Questa incantevole area, adagiata tra le Alpi Marittime e Cozie, al confine con la Francia, offre scenari mozzafiato con boschi lussureggianti, pascoli fioriti e vette maestose che invitano all’esplorazione e alla contemplazione”. E proseguono: “Il percorso ad anello ideato da Stefano, pur non essendo particolarmente impegnativo, ha richiesto ai partecipanti di confrontarsi con terreni accidentati e alcuni tratti di pendenza. La meta finale, le grotte di Aisone, ha rappresentato un autentico richiamo. Situate nella parete calcarea a monte dell’abitato, le cavità sono conosciute come il più antico sito neolitico delle Alpi Occidentali meridionali”.
I resti di caprioli, cervi, stambecchi e orsi bruni, uniti agli strumenti in pietra e ai manufatti in osso ritrovati in questi spazi raccontano una storia di intensa interazione tra uomo e natura. E’ stata anche rinvenuta una sepoltura infantile, suggerendo utilizzi funerari e cultuali delle grotte. Concludono gli operatori: “Nonostante le sfide del percorso il gruppo ha mostrato grande interesse, ponendo numerose domande, a cui Stefano ha risposto con competenza e passione per il suo lavoro. Abbiamo poi incontrato carovana di asinelli e camminatori in partenza per le grotte, scoperto il del mondo dei fiori di montagna e delle loro preziose proprietà, mangiato pranzo insieme in un momento di convivialità”. L’incontro col naturale, la scoperta di nuovi spazi e l’uscita dall’abitudine diventano dispositivi di benessere, strumenti per creare meraviglia e costruire scenari emotivi nella quotidianità delle strutture residenziali per persone con disabilità.
Progetto Emmaus