Nella primavera 2018 si è svolto a Bra, presso il salone di San Giovanni, un corso di formazione rivolto agli operatori della nostra cooperativa e ad alcuni volontari che nell’ultimo periodo si stanno occupando di fasce deboli e persone in difficoltà.
Il percorso è stato pensato come occasione di confronto e di revisione in vista della conclusione del progetto “Home Sweet Home – da soli ma ben accompagnati” (promosso dall’associazione san Giovanni) e di prossimo avvio del progetto “Non solo housing”, entrambi possibili grazie ai finanziamenti ricevuti dalla Fondazione CRC– Bandi Emergenza Povertà.
A partire dal 2016 infatti, la Cooperativa, dopo alcune esperienze singole avviate sul territorio di Alba, ha deciso di provare a mettere a sistema un modello di lavoro rivolto alle nuove povertà. Così è nato Home Sweet Home, un percorso rivolto a 4 famiglie su Bra e 5 su Alba a cui sono stati dedicati percorsi che si qualificano come interventi “leggeri”, concretizzati in poche ore settimanali dedicate ad ogni beneficiario.
Le aree di intervento sono state molte: da quella lavorativa a quella abitativa, da quella burocratica a quella familiare. Gli operatori hanno infatti affiancato i beneficiari in azioni di corretta ricerca del lavoro, di mantenimento della casa o di ricerca di un nuovo contesto abitativo, di orientamento ai servizi e agli uffici del territorio.
Gli operatori e i volontari hanno guidato i beneficiari, sulla base di interventi concordati e sincroni, nelle azioni del quotidiano, andando ad aiutarli nella vita di tutti i giorni anche nel corretto abitare nel contesto in cui vivono. I beneficiari sono quindi stati spronati ad instaurare nuove relazioni sul territorio, ad inserirsi attivamente nei contesti che frequentano (rapporti di buon vicinato, partecipazione nella vita scolastica dei figli, ecc…) e a sviluppare percorsi di cittadinanza attiva.
Lo spirito di “Home Sweet Home” è stato anche quello di creare una rete intorno alle persone che hanno deciso di aderire, in modo che una volta terminato il percorso di accompagnamento educativo i soggetti non solo abbiano acquisito gli strumenti necessari per tornare ad una vita autonoma, ma che abbiano anche costruito dei rapporti su cui poter contare e a cui potersi rivolgere in caso di difficoltà.
Per gli operatori e i volontari questi percorsi hanno costituito da subito una sfida interessante e stimolante, andando per i primi a coinvolgere una fascia della popolazione nuova rispetto a quelle solitamente interessate agli interventi cui è rivolta la cooperativa, per i secondi poiché ha fornito l’occasione di collaborare con personale formato e confrontarsi su nuovi metodi di aiuto alle persone che solitamente si rivolgono alle loro associazioni.
I percorsi sono durati un anno e sono stati caratterizzati da alti e bassi, anche se il progetto ha avuto complessivamente un andamento positivo e ha raggiunto buoni risultati finali. Prima dell’avvio di “Non solo housing”, che riprende le orme del progetto precedente e sarà rivolto a nuovi nuclei in difficoltà, gli operatori e i volontari sentivano la necessità di un momento di pausa e approfondimento di alcune tematiche, così da ripartire formati e con più elementi da mettere in campo in un contesto di aiuto ancora nuovo.
Questo momento di confronto ristretto, che ha visto la partecipazione di circa 15 persone tra operatori di Cooperativa, volontari dell’Associazione San Giovanni di Bra e della Caritas e rappresentanti dei Servizi, è stato affidato alla conduzione di Antonio Cajelli, educatore finanziario che aveva già collaborato con noi all’interno del progettoTalenti Latenti.
Grazie alla sua collaborazione si è instaurato un ottimo clima all’interno del gruppo di lavoro, che ha affrontato le criticità emerse durante il progetto riuscendo ad analizzarle secondo una diversa ottica. Inoltre il Dott. Cajelli ha illustrato alcuni metodi di risparmio e di educazione finanziaria utili nella vita quotidiana, aiutando gli operatori a costruirsi un bagaglio di conoscenze tecniche da mettere a frutto nell’avvio dei prossimi percorsi.
All’interno del progetto Talenti Latenti è infatti previsto un ciclo di incontri rivolto alla cittadinanza che prevede un percorso di educazione finanziaria per migliorare la nostra consapevolezza nelle scelte quotidiane.
Volontari e operatori sono quindi ora pronti per l’avvio del nuovo progetto, certi che la collaborazione avviata con Antonio Cajelli porterà novità e miglioramenti al modello di intervento.
Giulia Zampolini