Nelle giornate di sabato 23 marzo e 6 aprile si è svolto il corso di formazione “Giovani di cooperativa” rivolto ad una parte di nuovi colleghi e condotto da Katia Bertero ed Elena Boccon.
La prima giornata, centrata sull’individuo, ha preso vita intorno ad alcune domande: “Chi sono io nella mia Cooperativa?” , “Come mi sento?” , “Dove mi colloco al suo interno?”.
E’ emerso che la Cooperativa è come una mamma che accompagna ma poi lascia andare, che il tempo può far sentire più o meno vicini ad essa, anche tenendo presente il cambiamento che sta vivendo e che comporta interrogativi sull’integrare elementi storici e nuovi, tenendo saldi i valori di un tempo. Molti dei partecipanti affermano di stare bene nel proprio lavoro, nel quale mettono passione ed impegno, sia nella relazione con gli ospiti, sia con i colleghi, coi quali è importante fare squadra.
Il percorso ha affrontato, tra le varie tematiche, anche quella della rappresentanza: in particolare si è parlato di quanto ognuno di noi rappresenti la Cooperativa all’esterno, nella propria operatività. Durante le riflessioni è emerso anche il tema della cura, inteso come ‘cura e benessere’ degli operatori, quale elemento fondamentale accanto alla ‘centralità della persona’ a cui sono rivolti i servizi e gli interventi.
La seconda giornata, centrata sul lavoro di gruppo, ha portato ad affermare l’importanza di mettersi d’accordo con i colleghi di lavoro, scambiarsi consigli e suggerimenti, tenendo presenti i diversi livelli di conoscenza tra operatori e tra operatori e ospiti.
Altro aspetto condiviso è stato il gioco, accanto al divertimento, quali aspetti fondamentali nel nostro lavoro. E’ stato possibile riflettere anche su alcune criticità del lavoro di gruppo: come ad esempio ‘evitare’ o ricercare gli altri, ed avere tempi e modalità diverse, accanto alla fatica di non avere il controllo se il proprio lavoro dipende anche da quello degli altri. “Quanto l’aiuto dei colleghi può spaventarmi?” etc. Interrogandoci infine su come ci poniamo nel nostro lavoro, la risposta è stata “In modo diverso, in base ad aspettative e bisogni delle persone con cui interagiamo”, ovvero con la mediazione tra spontaneità e filtri, sia all’interno delle équipe di lavoro, in cui rispettare e fare i conti con le diversità di ciascuno, sia con le persone che incontriamo quotidianamente nel nostro lavoro sul territorio e in struttura.
Ulteriori aspetti del lavoro di gruppo che sono stati condivisi sono: rispetto per il lavoro individuale, integrare e condividere, il lavoro di ognuno è a disposizione di tutti, nel lavoro di gruppo ognuno porta sé stesso, solitudine nella responsabilità vs bisogno a volte di stare da soli.
Entrambe le giornate sono state delle belle occasioni di scambio e conoscenza reciproca in cui molti colleghi, che lavorano su servizi e strutture, nonché territori diversi, hanno avuto modo di incontrarsi, condividere opinioni e dubbi che quotidianamente si affrontano durante il proprio lavoro. Accanto al secondo percorso che verrà proposto in autunno per altri nuovi colleghi, ci auspichiamo anche di poter proseguire questi incontri di scambio che, accanto alle ‘Giornate di cooperativa’, intendono offrire occasioni di incontro e di partecipazione alla vita di cooperativa.
Elena Boccon e Katia Bertero