Da qualche settimana è esplosa la primavera a Pollenzo: gli uccellini cantano tra i rami degli alberi dove sono ormai spuntate gemme e foglie, per le vie del paese si vedono fiori nei giardini e nei cortili, le giornate sono finalmente calde e soleggiate e si respira una grande tranquillità in giro. Un po’ troppa a dire il vero: tutto questo silenzio è insolito anche per questo paesino già normalmente molto tranquillo.
Da quando sono entrate in vigore le restrizioni che limitano le uscite per i cittadini, anche noi ospiti e operatori della comunità Aurora abbiamo accettato man mano di rinunciare alla routine che scandiva i giorni delle nostre settimane. Dapprima sono state sospese le attività di centri diurni, palestre, piscine, centri sportivi…. poi abbiamo preferito, per tutelare gli ospiti, che questi evitassero di entrare in bar e supermercati; a malincuore si è poi anche dovuto dire di no alle visite in comunità di volontari, familiari e amici. Per precauzione abbiamo infine deciso di rinunciare anche ad uscire a fare due passi in paese insieme agli ospiti di Aurora.
Pensando a ieri, ai mesi passati, sicuramente tra gli ospiti c’è molta nostalgia per non poter rivedere le proprie famiglie, per aver dovuto rinunciare alle proprie attività e occupazioni o anche solo per il non potersi più concedere neanche una semplice uscita al bar. Ci si è trovati, ospiti e operatori, a vivere un presente sospeso. “Quanto ancora durerà questo periodo? Poi tutto tornerà come prima?”: queste sono le domande che ci facciamo tutti ogni giorno.
Se è comprensibile che ogni tanto qualcuno viva momenti di tristezza, di rabbia o nervosismo, abbiamo però tutti cercato di non perderci d’animo e di non abbatterci; e così, fin da subito, si è iniziato ad animare con ogni tipo di attività le giornate in comunità: il rischio era che ci trovassimo come nel film “Ricomincio da Capo”, dove il protagonista è costretto a vivere sempre lo stesso giorno!
Ospiti e operatori, ognuno ha quindi iniziato ad usare la propria creatività: si è cominciato a proporre partite a bocce, a calciobalilla, a pallacanestro nel cortile della comunità e nei locali dell’oratorio che don Mauro, il parroco di Pollenzo, ci ha gentilmente messo a disposizione. Altri giorni invece il programma prevedeva preparare torte, sperimentare nuove ricette di cucina, organizzare balli e karaoke, divertirsi con giochi da tavolo e partite a carte…
E così, a un mese circa dall’inizio della quarantena, eccoci superare un giorno dopo l’altro. Sembra banale, ma questa pausa forzata ha permesso a tutti di apprezzare quanto belle e gratificanti fossero le normali attività che ogni giorno ciascuno di noi svolgeva fino a qualche settimana fa. A ripensarci adesso, la nostra routine era davvero entusiasmante: che fortuna poter avere le giornate scandite da normalissime ma bellissime attività!
Per il futuro oggi da parte di ognuno ci sono tante attese, speranze e sogni: “Appena posso rivedere i miei genitori preparo loro un bel piatto di spaghetti. E poi vado a fare un giro al mercato per comprarmi dei vestiti”, “Io non vedo l’ora di salutare i compagni e gli operatori del mio centro diurno”, “Io voglio cercare delle giostre in qualche paese qui vicino, visto che quest’anno a Pasqua a Bra non sono arrivati i giostrai”, “Io voglio andare a passeggio e al bar!”.
Per ora ci riteniamo molto fortunati per aver potuto trascorrere queste settimane in modo tutto sommato sereno. Vorremmo ringraziare i volontari di Aurora e gli amici di Pollenzo, le famiglie e i loro bambini, che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza con telefonate e tantissimi regali in occasione della Pasqua, un grazie in particolare ai fratellini Lorenzo e Francesco che hanno vinto il concorso di Pasqua della Pro Loco di Pollenzo e hanno donato l’uovo gigante alla nostra comunità!
Vi pensiamo molto e non vediamo l’ora di potervi riabbracciare!!!
Emanuele Bevione