Il 6 luglio si celebrava la giornata internazionale delle cooperative. Un momento per parlare di inclusione, di senso di appartenenza, di costruzione di un futuro migliore. Di un modello di lavoro e una visione sociale lontana dalla mitologia del profitto esponenziale, della competizione predatoria e della prevaricazione. Anche noi con il gruppo giovani, il 5 luglio, abbiamo partecipato a un’iniziativa di Confcooperative Piemonte Nord in un dialogo tra giovani cooperatori e cooperatori senior.
La location era il Polo del ‘900, archivio naturale della cultura d’impresa e sindacale del nostro territorio. La partecipazione di cooperatori di diverse generazioni e la presenza di influenti figure istituzionali rendevano il contesto denso di promesse, di attesa.
Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord, ha spiegato sui suoi profili social: “Il tema di quest’anno era “Le cooperative costruiscono un mondo migliore per tutti”. Quello di Torino è stato un dibattito ricco, emozionante, di prospettiva e di sguardo al futuro. Storie di persone che hanno fatto della cooperazione uno stile di vita. Sguardi e riflessioni sulle cose fatte e sulle tante da fare. L’orgoglio cooperativo di sapere che si sta provando a dare un contributo concreto per un mondo più equo e sostenibile. L’intergenerazionalità è un valore fondamentale: solo insieme potremo far fronte in modo adeguato alle tante sfide che ci attendono”. E concludeva: “Siamo in tanti nel mondo a credere nella cooperazione come fondamento di un’economia più giusta, come ha ricordato il nostro presidente nazionale, Gardini: «Nel mondo sono 3 milioni le cooperative e danno lavoro a 280 milioni di persone”.
Aggiunge una rappresentante del gruppo giovani: “Partecipare attivamente all’evento organizzato da Confcooperative Piemonte Nord sull’intergenerazionalità nella cooperazione è stata un’opportunità preziosa di confronto e crescita per noi giovani cooperatori, soprattutto in vista della Giornata Internazionale delle Cooperative. Quest’anno, il tema riguardava il futuro e il dialogo intergenerazionale ha dimostrato quanto sia attuale questo argomento. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con chi ha contribuito in modo significativo alla storia recente della cooperazione nel nostro territorio, portando la passione per il modello cooperativo e la nostra determinazione a costruire un futuro equo per tutti. Questo incontro ha evidenziato l’importanza di costruire ponti tra generazioni per garantire un futuro inclusivo e solido per il movimento cooperativo, ricordando a tutti noi che la collaborazione intergenerazionale e il dialogo sono essenziali per affrontare le sfide moderne e sfruttare pienamente il potenziale delle cooperative”.
Progetto Emmaus