“Nel mezzo di un travagliato percorso universitario, decido di fare quella che per me era una vera pazzia: iscrivermi al Servizio civile universale. Avevo in ballo già altri impegni nel volontariato, il lavoro e gli esami, ma necessitavo di cambiamenti, e questa opportunità mi sembrava la soluzione migliore”. Così Iman Babakhali, una ragazza che ha deciso di impegnarsi in un lavoro di cura nelle strutture di Progetto Emmaus, racconta la propria esperienza da civilista. Un tempo durato 12 mesi, con orario di servizio pari a 25 ore settimanali. Un periodo a contatto con gli ospiti delle nostre strutture nell’area della disabilità o della salute mentale, per crescere e apprendere il lavoro della cura quotidiana, dell’incontro e della crescita umana. Quest’anno il nome del progetto del servizio civile è “Oltre gli ostacoli”, all’interno del programma “Nuove strategie per comunità inclusive”. Le due possibili sedi di svolgimento nella nostra cooperativa sono la comunità Aurora di Pollenzo (area disabilità) ed Emmaus ad Alba (salute mentale).
Racconta Iman: “Eredità dell’obiezione di coscienza, il servizio civile negli anni si è evoluto, per garantire ai ragazzi e ragazze che decidono di intraprendere questo percorso un’esperienza arricchente e al contempo sicura, dove non mancano gli spazi di confronto con figure interne ed esterne agli enti con cui ci si interfaccia. Nemmeno l’aspetto economico è da sottovalutare: avere una seppur modesta entrata mensile – che oltre a riconoscere il proprio impegno può aiutare a coprire le spese di tutti i giorni – è sicuramente un incentivo per chi nutre un po’ di curiosità”. E prosegue: “Davanti alla lista di progetti resi disponibili lo scorso anno, ho intenzionalmente scelto di buttarmi in quello che per me era completamente sconosciuto, il mondo della disabilità in età adulta. L’offerta era varia, ma quando mi sarebbe recapitata una possibilità del genere? Avevo voglia di sperimentarmi, l’offerta della cooperativa sociale Progetto Emmaus mi sembrava quella che più rispondeva a questo mio desiderio. Mettere piede in un gruppo appartamento, espressione di cui non conoscevo nemmeno il significato, ha aperto le porte a un mondo dove ho conosciuto professionisti e persone di grande valore, che in un anno mi hanno fornito strumenti per leggere la realtà con nuovi punti di vista. Ho avuto il tempo di ambientarmi a piccoli passi, di diventare una risorsa coinvolta e partecipe. Questo piccolo angolo nel centro di Bra mi ha dato più quanto potessi immaginare. Credevo di conoscere la complicata rete che lega il mondo del sociale, ma sbagliavo”.
La ragazza conclude confidando di aver “rivalutato i miei piani per il futuro, e ad oltre un anno dall’inizio di tutto non posso che dirmi entusiasta. Ancora oggi le persone che mi hanno accompagnata in questi mesi rimangono dei punti di riferimento importanti, a cui so di poter confidare insicurezze e chiedere consigli, oltre che uno stimolo per migliorarmi costantemente. Per chi deciderà in futuro di provare un’esperienza simile non mancheranno le fatiche o sfide all’apparenza ingestibili, ma la vostra sensibilità civica e umana ne gioverà. Siate soltanto curiosi, e fornitevi di un po’ di leggerezza, imparata da adolescente tra le pagine di Calvino e tornata utile in quest’ultimo anno”.
La data di scadenza per la presentazione delle domande da parte dei candidati è il 26 settembre 2024 (entro le ore 14). I progetti hanno una durata di 12 mesi, implicano un impegno di 25 ore settimanali (o comunque un monte annuo totale di 1.145 ore articolato su cinque o sei giorni la settimana) e come requisiti di partecipazione è necessario aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno alla data di presentazione della domanda. Ciascun operatore volontario selezionato sarà chiamato a sottoscrivere un contratto che stabilisce, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio – attualmente pari a 507,30 euro, suscettibile di essere incrementato.
I ragazzi e le ragazze che fossero interessate a svolgere Servizio civile con noi possono contattarci al numero 380.7668463, oppure possono scriverci all’indirizzo mail risorseumane@progettoemmaus.it
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