Ricordate il percorso di educazione alimentare svoltosi in collaborazione con Slowfood e la splendida pizza preparata al termine degli incontri da tutti i partecipanti?
Per raccontare questa bella esperienza, sabato 27 ottobre scorso, due operatori della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus e la docente M. Grazia Vincoletto hanno esposto al salone del Gusto di Torino i risultati ottenuti.
Ecco una breve sintesi del loro intervento.
Perché pensare e proporre un “Master of Food” sull’alimentazione e sul gusto all’interno di percorsi terapeutici e educativi per pazienti psichiatrici? Sicuramente non siamo di fronte a un nuovo strumento terapeutico, o meglio non crediamo di voler proporre una “terapia del gusto” che vada ad aggiungersi alle molte attività terapeutiche che già proponiamo agli ospiti delle nostre strutture.
In modo molto più semplice crediamo che sia stato per noi della Cooperativa Progetto Emmaus un passo naturale, in linea con il nostro lavoro terapeutico ed educativo, per tentare di affrontare insieme ai nostri ospiti la tematica del rapporto con il cibo, con modalità non “medicalizzate”.
Ed è per questo che insieme a Slow Food abbiamo proposto ai nostri ospiti 5 lezioni di “ alimentazione critica” : partendo dalla sensorialità, passando per una corretta lettura delle etichette, per arrivare alla consapevolezza di una spesa più critica.
I “leit motiv” di questo “Master of Food” si possono riassumere in tre parole:
INSIEME: questo progetto è stato possibile grazie al lavoro in rete tra Slow food che si occupa con professionalità degli aspetti legati al cibo e gli operatori che vivono il quotidiano con gli ospiti.
CAMBIAMENTO: gradatamente e nel rispetto della patologia di ciascun ospite, si è cercato di promuovere un cambiamento a partire dalla quotidianità. Se con il tempo riusciamo ad abbattere uno schema consolidato (come la scelta del menù o di come fare la spesa) sono convinta che siamo sulla buona strada per un cambiamento radicale.
CRITICITA’: senza presunzione, nel nostro piccolo, si è cercato di dare agli ospiti degli strumenti per non essere sempre e solo semplici spettatori, ma attori di scelte consapevoli. Questo perché siamo convinti che ognuno di noi, nella propria unicità, deve avere la capacità e la possibilità di poter scegliere ed essere in grado di FARE LA DIFFERENZA.
Max e Michela