Venerdì 10 ottobre, in occasione della giornata mondiale sulla salute mentale, presso la casa di Eugenio a Racconigi, le associazioni Insonnia e Voci erranti hanno organizzato un dibattito e confronto sulla psichiatria oggi. Con la conduzione e moderazione di Luciano Fico, si sono confrontati mondi che vedono lo stesso problema da punti di vista diversi.
Paolo Henry, professore e traghettatore in passato delle realtà manicomiali torinesi verso le attuali comunità residenziali; Carlo Milordini, primario del Centro salute Mentale di Savigliano; Stefania Musso e Michela Sperone, psicologhe psicoterapeute della nostra cooperativa, che hanno raccontato come viene oggi reinterpretata la riabilitazione, la presa in carico e la cura nelle strutture residenziali.
La serata – che ha visto coinvolto un bel pubblico, fatto di operatori, volontari e famigliari di utenti psichiatrici – è stata una occasione per fermarsi a riflettere sui nostri interventi quotidiani, sulla loro efficacia e provare ad inserirli in una più ampia cornice storica della psichiatria.
“Centrale – dice Paolo Henry, già supervisore e maestro di generazioni di educatori, operatori sociali e psicologi – è il sistema di aspettative verso il cambiamento e le attese di miglioramento che abbiamo noi. Se non siamo noi curanti ad aspettarci un buon esito del nostro intervento, la capacità trasformativa della persona viene di gran lunga ridotta e si hanno dei risultati relativi in termini di cambiamento e miglioramento. Siamo noi operatori che dobbiamo per primi lavorare sulla fiducia nella capacità trasformativa delle persone delle quali ci prendiamo cura.”
Il dott. Milordini ha illustrato nel dettaglio tutti i servizi offerti dal suo DSM, con particolare attenzione al Progetto Giovani, che punta a intercettare il disagio mentale dal suo primo insorgere, per poter permettere interventi più efficaci e basati sulla prevenzione e immediata attivazione.
Le nostre due colleghe Stefania Musso e Michela Sperone nel loro intervento (vedere allegato), accompagnato da fotografie ed immagini, hanno fatto il parallelismo tra vecchio ospedale psichiatrico e moderne strutture residenziali, sottolineando differenze, senza trascurare i rischi che ancora oggi si corrono.
La serata è proseguita con la proiezione del video “Mi chiamo io da solo” sulla vita degli ospiti dei gruppi appartamento. Si è poi conclusa con un confronto e dibattito molto interessante che ha coinvolto il pubblico ed i relatori.
Bilancio della serata sintetizzato dal Dott. Luciano Fico: “Grazie a tutti coloro che si sono fidati e hanno partecipato a questa bella serata contribuendo a renderla intensa e vera. Grazie ad Insonnia e a Voci Erranti che continuano a dimostrarsi sensibili alle realtà che vivono sui confini. penso che ci sono persone belle intorno a noi: Professori in pensione che scendono dalle montagne per continuare a difendere un’idea di mondo migliore; Responsabili di Servizi che accettano di metterci la faccia convinti che ne valga la pena anche se non ci guadagneranno nulla; giovani psicologhe che ci mettono passione oltre che intelligenza se sono chiamate a dire del loro lavoro.
Grazie Paolo Henry, Carlo Milordini, Stefania Musso e Michela Sperone: ci fate ben sperare”.
Un grazie agli organizzatori per la serata e i continui stimoli di riflessione che periodicamente propongono alla cittadinanza.
Alberto Bianco
Fiaba o realtà? (intervento delle D.sse Stefania Musso e Michela Sperone)