Recentemente il Ministro dell’Interno ha dichiarato che vorrebbe rivedere “certe finte riforme”, facendo l’esempio della “riforma che ha riguardato i malati psichiatrici e ha cancellato le strutture che curavano i malati psichiatrici” (riferendosi probabilmente alla “Legge Basaglia” che ha chiuso i manicomi). Successivamente, per accreditare tale presa di posizione, ha affermato che “c’è quest’anno un’esplosione di aggressioni per colpa di malati psichiatrici”.
Immediata è stata la replica, tra gli altri, della Società Italiana di Psichiatria che ha dichiarato: “Il 95% dei reati violenti commessi nel nostro Paese è attribuibile a persone cosiddette “normali”. E’ più probabile che una persona che soffre un disturbo mentale sia vittima, non carnefice. Diffondere false notizie come quelle date dal Ministro non fa altro che aumentare paure infondate sulle persone affette da disturbi psichici, etichettandole ingiustamente ed indiscriminatamente come “pericolose”, aggravandone il già tremendo fardello dello stigma e della discriminazione […]”.
Due ospiti della comunità hanno voluto esprimere il loro pensiero a riguardo:
“Buongiorno a tutti, ci chiamiamo Bruno e Alice e siamo due ragazzi che stanno affrontando un percorso in una comunità. Ci siamo sentiti tirati in causa dai commenti spiacevoli rilasciati in un’intervista dal Ministro dell’interno, cui abbiamo risposto in questo modo:
Due persone che hanno problemi mentali possono volersi bene.
Non tutti quelli che hanno questo genere di problemi sono pericolosi, anzi, molto spesso sono loro a essere le vittime di questa società.
Voi ci vedete malati, perché non vivete con noi. Chi di voi pensa che noi siamo un peso è perché non sa quali sono le nostre risorse, le difficoltà e limiti, le capacità (perché le abbiamo) e le nostre fragilità.
Noi siamo un peso per voi? A volte lo siamo per noi stessi, o almeno per chi non sa come gestire le nostre problematiche.
Noi siamo esattamente come voi: lottiamo proprio come voi.
Noi cerchiamo di superare le nostre difficoltà, faticando, piangendo, ma è normale: siamo esseri umani!
Ci consenta di farle notare, Ministro, come per noi abbia esagerato con la sua affermazione che i malati psichici sono un pericolo per la società, in quanto Lei da Ministro dovrebbe pensare al bene comune di tutti i cittadini italiani e quindi anche a quello di noi malati mentali, che rappresentiamo una fascia debole della popolazione.
Siamo persone come voi, solo che forse voi non avete il coraggio di guardarvi dentro, noi invece con la malattia siamo dovuti annegare dentro di noi stessi.
Nonostante tutto dalle difficoltà ne siamo usciti / ne stiamo uscendo / ne usciremo più forti!
Alcuni di voi dicono: siete solo dei fannulloni!
Chi afferma questo, giudica a priori senza sapere quello di cui si sta parlando.
Vi auguro di non dover entrare nel mondo della malattia mentale: si sta male e non sapete cosa può provocare il dolore della mente.
Voi non ci siete dentro, o forse sì e, quindi, come tutti bisognosi di aiuto, ma non lo sapete.
Anche se soffriamo di questa patologia siamo cittadini italiani come gli altri, che fortunatamente per loro non ne soffrono, e che forse Lei vorrebbe difendere da noi, stanziando ancora meno fondi ai centri di salute mentale e agli altri enti che ci aiutano.
Un leader politico della Sua rilevanza dovrebbe pensare a tutelare tutte le fasce della società e non solo quelle di maggiore potere come sancisce anche la Carta dei diritti fondamentali dell’uomo scritta dalle Nazioni Unite.
D’altronde, Lei in uno dei suoi ultimi discorsi prima delle elezioni sostenne che se il suo partito le avesse vinte, avrebbe protetto i valori del Vangelo e della Costituzione italiana, cosa che certo non combacia con le sue ultime affermazioni.
Siamo anche noi, seppure con i nostri limiti, persone come le altre sia per uno che per l’altro, infatti, per il primo dopo avere ricevuto il battesimo siamo tutti figli di Dio, mentre per il secondo chi fa parte del popolo italiano deve godere degli stessi diritti davanti alla Costituzione italiana.
Noi la ringraziamo comunque per avere sollevato la questione della malattia psichica in Italia che, però, dovrebbe essere sempre combattuta da chi la pensa diversamente da Lei e difende chi soffre”.
Bruno Nano
Alice Arduino
Condivido in pieno!