Venerdì 27 settembre 2019, ad Alba, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto Talenti Latenti che ha coinvolto la nostra cooperativa insieme ad altri attori. Si sono presentati i frutti dei tre anni di lavoro di “Talenti Latenti”. Davanti ad una platea qualificata di sindaci, amministratori operatori sociali ed addetti ai lavori, dopo i saluti istituzionali si è entrati nel vivo del Convegno con gli interventi dei vari protagonisti: Giuliana Chiesa, Coordinatrice del progetto, Salvatore Rao, Rosa Badagliacca.
“Il welfare aziendale: una realtà in cammino” è stata la testimonianza di Egle Sebaste relativa alla sua azienda, mentre Marco Bertoluzzo, Direttore Consorzio Alba-Langhe-Roero ha tratteggiato gli esiti positivi del progetto. L’integrazione tra welfare pubblico e aziendale possibile è stato il tema affrontato da Elisabetta Notarnicola, della Bocconi, mentre Gianfranco Bordone della Regione Piemonte ha connesso Talenti Latenti alle progettualità oggi in campo. Ha chiuso il pomeriggio la tavola rotonda e un dialogo tra pubblico, privato sociale e privato profit. Nel confronto, moderato dal giornalista de La Stampa Roberto Fiori, Alberto Bianco di Progetto Emmaus, Clara Rocca, di Dimar, Roberto Trova della Asl Cn2 e Francesco Dogliani del Comune di Bra, hanno tracciato un bilancio di questa esperienza innovativa, mettendone in luce punti di forza e criticità. Qualche flash e dichiarazione dei protagonisti.
-Di cosa si occupa il progetto welfare Talenti Latenti? E come si sono articolati questi tre anni di lavoro?
“Talenti Latenti: rete per un welfare di comunità” è stato un progetto finanziato interamente dalla Fondazione CRC, nell’ambito del bando “Cantiere Nuovo Welfare 2015” e realizzato attraverso una folta partnership che vede enti pubblici, privato sociale e aziende private. L’obiettivo è stato quello di individuare e sperimentare un nuovo modello di welfare che coinvolga attori del territorio di diversi ambiti per stimolare aziende e cooperative a investire nella salute e in servizi per i propri dipendenti, i loro familiari e la comunità tutta, attraverso lo strumento del welfare aziendale.” – spiega Giuliana Chiesa, ASLCN2 Coordinatrice del Progetto. Il progetto ha proposto attraverso le attività delle cooperative coinvolte più di 50 percorsi formativi e informativi a favore dei dipendenti delle aziende aderenti, delle loro famiglie e della cittadinanza in ambiti come il sostegno alla genitorialità, la promozione di stili di vita sani e attivi, la conciliazione del tempo-lavoro e la gestione di bilancio familiare e attività domestiche coinvolgendo oltre 2000 persone. “Molto ambizioso è stato l’obiettivo di lavorare attraverso una innovativa governance condivisa alla creazione di Welfare Contact Point, che in forma gratuita cerca di dare indicazioni e risposte a problemi della cittadinanza su bisogni socio sanitari”. Racconta Alberto Bianco – Presidente della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus, una delle 10 cooperative del territorio coinvolte.
Che cosa ha rappresentato il progetto per il servizio pubblico?
“Talenti Latenti ha avuto l’intuizione di rompere il ghiaccio su un nuovo modello di co-progettazione pubblico-privato sociale-privato che ha dato risvolti ambiti ma non scontati di alleanza virtuosa in momento di forte criticità per il welfare pubblico.” Spiega Marco Bertoluzzo, Direttore del Consorzio Socioassistenziale Alba Langhe e Roero. “In tal senso possiamo dire che questo progetto rappresenta una innovazione di prodotto, di processo e di governance”.
Ci saranno altri progetti in futuro sempre sulla base di un concetto di cooperazione?
Fabio Smareglia, Direttore dei Servizi Sociali Intercomunali di Bra tratteggia un bilancio a fine percorso: “Il progetto ha lanciato una sfida che è stata allargata a tutti gli attori del territorio e questo non può essere lasciato cadere. Il futuro è impegnativo e servono progettualità e modelli nuovi e condivisi per affrontarlo, che facciano crescere la sussidiarietà già presente sul nostro territorio.”
La giornata si è conclusa poi al Teatro Politeama di Bra con la messa in scena dello spettacolo “Camillo Olivetti : alle radici di un sogno” interpretato da Laura Curino con la regia di Gabriele Vacis. Un monologo intenso ed appassionato che racconta, a cavallo delle due guerre, la nascita di quello che è stato l’inizio del welfare aziendale in Italia, nell’esperienza piemontese della Olivetti.
Bianco Alberto
Alcune immagini degli appuntamenti precedenti