L’immagine diventa strumento di espressione emotiva ma anche di acquisizione di dignità, inclusione e visibilità sovente non concesse al mondo della disabilità. E’ il fotografo Manuele Galante in collaborazione con Progetto Emmaus a realizzare la mostra “Alza la testa”: titolo che diventa esortazione a non retrocedere, a mostrarsi senza paura e ad utilizzare la difficoltà come occasione di narrazione di sé stessi.
Inaugurata a dicembre 2019 a Bra grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (CRT), dopo il forzato arresto imposto dal lockdown la mostra è visitabile dal 24 luglio al 31 agosto nel Social Bar NonUnoMeno ad Alassio (in via Francesco Airaldi 7) e nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo (SV), entrambi gestiti dalla cooperativa sociale Jobel. La mostra sarà esposta per tutta la stagione estiva.
Spiega Galante, l’autore degli scatti: “Con questa serie di fotografie ho voluto raccontare la disabilità senza parlarne direttamente, ma attraverso i ritratti delle persone incontrate durante la mia esperienza con Progetto Emmaus nelle attività realizzate in collaborazione con i Servizi Sociali sul territorio di Bra”.
Le immagini ritraggono volti di bambini e ragazzi. Sono in bianco e nero e ad ogni scatto è associata una parte testuale che descrive un concetto, un’azione o un’emozione. L’accostamento tra espressività facciale e il significato linguistico introduce lo spettatore a una sorta di “nuovo vocabolario”, una possibilità inedita di percepire il vissuto umano attraverso i connotati di chi ogni giorno vive la disabilità in prima persona. Prosegue Galante: “Tra i bellissimi commenti scritti dai visitatori sul “libro delle firme” c’è una parola che è stata usata frequentemente: “emozione”. La mostra è riuscita dunque nel suo intento, quello di suscitare delle emozioni e tornare alla propria vita arricchiti di qualcosa di nuovo”.
Aggiunge Marta Gaia, referente della Cooperativa Jobel per Nonunomeno: “Il nostro progetto tenta di creare inclusione sociale all’interno di tre attività commerciali della Riviera Ligure di Ponente: un bistrot nella cornice dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, un bar sociale nello spazio verde del Parco giochi Peter Pan di Albenga e una caffetteria/tavola calda sociale al quarto Piano della Biblioteca Civica sul mare di Alassio. Nonunomeno è un laboratorio territoriale di esperienze dove persone con bisogni speciali trovano uno spazio per lavorare sulle proprie abilità e sperimentarsi in un contesto commerciale reale, affiancati da educatori e psicologi nel ruolo di baristi. Lo spirito della mostra “Alza la Testa” si sposa benissimo con questo progetto”.
In momento di ripresa su tutti i fronti è bello pensare che anche le immagini e la loro potenza espressiva contribuiscano a veicolare un messaggio di inclusione, ringraziamo dunque tutte le persone e le realtà del territorio che, quotidianamente, rendono possibile il nostro lavoro e che temporaneamente accolgono la mostra. Un grazie in particolare ai volti e alle famiglie che hanno permesso questa narrazione, che vuole andare oltre le definizioni, assaporando i veri significati ma, soprattutto, lasciando il giusto tempo alle emozioni”.
La mostra continua ad essere visitabile dagli ospiti della Colonia Marina di Bra a Laigueglia, fino alla fine della stagione estiva, e da settembre in avanti proseguirà il viaggio di “Alza la testa” in altre realtà; per chi fosse interessato ad esporre o sapere dove verranno allestite le prossime mostre è possibile richiedere informazioni scrivendo al numero 348.9154618.
Matteo Viberti

Social bar Nonunomeno, Alassio

Social bar Nonunomeno, Alassio

Chiostro di Santa Caterina, Finalborgo

Chiostro di Santa Caterina, Finalborgo

Chiostro di Santa Caterina, Finalborgo

Chiostro di Santa Caterina, Finalborgo

Chiostro di Santa Caterina, Finalborgo