“Alla fine del 2007 era stato organizzato dalla Uisp un torneo di calcio a livello regionale per le Comunità psichiatriche del Piemonte. Decidevamo di partecipare anche noi al campionato “Matti per il calcio”. Ogni squadra veniva formata da ospiti e operatori. Iniziavamo il torneo con risultati alterni; a volte si vinceva, a volte si perdeva. I giocatori ruotavano perché la nostra panchina era formata da una ventina di atleti. Con nostra grande meraviglia arrivavamo in finale; grazie ad Andrea, nostro operatore, rivelatosi il nostro primo mister – straordinario.
Il 5 giugno si giocavano nello stadio di Alessandria le finali delle diverse formazioni composte da 5, 7 e 11 giocatori. Lo stadio era gremito da centinaia di giovani, operatori e ospiti provenienti dalle tante comunità della Regione.
La nostra squadra giocava la finale della formazione a cinque, gli avversari erano di Torino e avevano un seguito di tifosi impressionante (per noi). Dopo fasi alterne, la partita si concludeva ai tempi supplementari col risultato di 4 a 4. Si arrivava quindi ai rigori. Tra i giocatori e i tifosi c’era una tensione neppure paragonabile alla semifinale degli europei tra Italia e Spagna, sempre ai rigori, di quell’anno. Eravamo tutti muti e immobili. La successione dei tiri scatenava urla inverosimili dalle due tifoserie. Fino a quando Giulio, il nostro portiere, parava il penalty. Il mister affidava a Maurizio il tiro che poteva rivelarsi risolutivo. E così è stato; il suo calcio di rigore si è trasformato nel gol della vittoria. Un urlo impressionante risuonava nello stadio. “Fallo Tattico”, questo era il nome della nostra squadra, vinceva il trofeo. I festeggiamenti li lasciamo immaginare. Anche questo è Progetto Emmaus”
Armando Bianco