“Save the bottle”, un nome che racconta la necessità di ripensare le logiche di consumo e di salvaguardare l’ambiente, correndo in soccorso a un pianeta affannato e indebolito da decenni di sfruttamento. Il titolo in inglese significa “salva la bottiglia” e identifica il progetto del Rotary club Alba che ha visto la consegna di 5.000 borracce agli studenti albesi e ad altri interlocutori. La nostra cooperativa ha ricevuto 60 borracce, una per ogni ospite residenziale delle strutture. Un gesto concreto ma anche simbolico, che grida l’urgenza di trasformazioni radicali nel modo di pensarci in relazione al contesto ecologico che ci circonda. Prosegue in questo modo la fertile collaborazione tra Progetto Emmaus e il Rotary, un legame che da molti anni si concretizza in progetti e iniziative eterogenee dal profondo valore sociale.
La borraccia in alluminio – un materiale riutilizzabile e duraturo – esorta a promuovere un uso più consapevole dell’acqua del rubinetto che, spiega il Rotary, “è assolutamente garantita perché controllata frequentemente e con qualità a volte persino superiori a quelle dell’acqua in bottiglia”. In questo modo si ridurrà la produzione di migliaia di bottiglie di plastica e si eviterà la dispersione di quelle usate nell’ambiente. “Save the bottle” ha anche dotato le scuole di appositi contenitori per la raccolta differenziata, creando delle mini-isole ecologiche da posizionare in prossimità dei distributori automatici. Sono stati inoltre organizzati momenti di formazione e sensibilizzazione degli studenti sullo smaltimento dei rifiuti.
L’iniziativa è nata dall’idea di tre studenti dei licei di Alba (Andrea dell’Arte, Andrea Lanzetti e Francesco Zabaldano) che il presidente 2019-20 del Rotary Club Alba, Ezio Porro, ha accolto e tramutato in realtà, con il coinvolgimento di altri partner come il Rotary Club Canale Roero, il Lions Alba Langhe e la Onlus Solstizio d’Estate. “Save the bottle” è stato poi realizzato grazie alla collaborazione operativa e ai finanziamenti di Egea/Tecnoedil, Banca d’Alba, Cooperativa Erica, Distretto Rotary 2032 e la Rotary Foundation. Ha spiegato Ezio Porro: “Da oggi verranno prodotte, trasportate e gettate ben 5.000 bottiglie di plastica in meno ogni giorno. Con questo progetto i nostri ragazzi si renderanno conto che i loro piccoli gesti possono cambiare il mondo”.
UN VIDEO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il tema della sostenibilità ambientale si colloca dunque in cima alle agende e si intreccia alla dimensione sociale, educativa, terapeutica. Nascono nuove idee, modi di comunicare e di realizzare processi inclusivi: è in questa cornice nell’ambito del progetto Autonomia Lab Alba, a metà marzo, il Consorzio socio assistenziale Alba Langhe e Roero ha realizzato e pubblicato un video in collaborazione con la nostra cooperativa e il sostegno della Fondazione CRC. Alcune persone con disabilità – Daniela, Silvio, Alessandro e Carola – hanno illustrato in un filmato con tonalità ironiche ma dal profondo valore pedagogico il meccanismo della raccolta differenziata e l’importanza di destinare i rifiuti negli appositi contenitori. Il video può essere visualizzato su Youtube cliccando qui.
Spiega Mauro Ferrero, educatore del Consorzio socio assistenziale: “Con il gruppo che abbiamo chiamato “i Fantastici4 abbiamo avuto modo di realizzare un altro video su invito del Rotary di Alba per la Giornata di sensibilizzazione sulla salvaguardia dell’Ambiente dei Rotary italiani. Si tratta di un video semplice, senza pretese e soprattutto realizzato in maniera “casalinga” ma è chiaro che i ragazzi si sono dedicati anima e corpo durante le riprese; ci siamo divertiti tutti insieme, abbiamo anche discusso su come fosse meglio rendere l’argomento, ma soprattutto mi sono stupito ogni qualvolta Alessandro, Carola, Daniela o Silvio se ne uscivano con gesti improvvisati e spontanei: in fase di montaggio, mi sono reso conto che rano proprio quei gesti ad arricchire e rendere più divertente il risultato finale”.
Aggiunge Silvio, uno dei protagonisti: “E’ importante differenziare i rifiuti perché così non si consumano troppe risorse, per esempio nel creare nuovi cartoni. Se a casa ho oggetti che non so come collocare nella raccolta differenziata, per esempio un mobile di legno, li porto all’isola ecologica”. Il cortometraggio potrà accompagnare il pubblico, ad esempio bambini che muovono i primi passi di consapevolezza nella tematica ambientale, verso nuovi apprendimenti sia in termini di contenuto che di “relazione”: nel filmato infatti salgono in cattedra persone con fragilità, solitamente escluse dalla possibilità di insegnamento.
Progetto Emmaus