Il viaggio diventa opportunità di crescita, autonomia, inclusione. Il viaggio come uscita dagli schemi del quotidiano e possibilità di recuperare sogni. Sulla base di queste convinzioni i quattro ospiti del gruppo appartamento albese Pepe Nero della cooperativa sociale Progetto Emmaus negli scorsi giorni sono partiti per Atene. Spiegano gli operatori Andrea Casetta e Cristina Ferrero: “Anni di risparmi, una pandemia in mezzo e finalmente il sogno si è realizzato: siamo andati in viaggio nella città che ha dato i natali alla democrazia e alla filosofia occidentale.
Molto più di una semplice vacanza. La trasferta è stata la prova concreta che esperienze apparentemente “normali” – come visitare un museo, salire su un aereo o gustare piatti tradizionali – possono diventare potenti momenti di inclusione. Ad Atene abbiamo visto come barriere e differenze si possano assottigliare quando tutti hanno la possibilità di partecipare a momenti significativi”. Proseguono gli operatori: “Gli ospiti con le loro diverse abilità non erano semplici spettatori, ma protagonisti attivi di ogni scoperta. La meraviglia nell’esplorare l’Acropoli, la concentrazione nel decifrare menù in greco, la soddisfazione nell’orientarsi in una metropolitana straniera: ogni momento ricordava che la vera normalità sta nel condividere esperienze arricchenti. Questo viaggio ci ha mostrato che quando creiamo opportunità autentiche le differenze non spariscono, ma smettono di dividere. Diventano invece parte di un mosaico più grande, dove ognuno contribuisce con la propria
unicità a creare memorie collettive. Ora guardiamo al futuro con una certezza: vivere esperienze significative non è un privilegio, ma un diritto che appartiene a tutti. E il prossimo viaggio sarà un’altra occasione per trasformare questa convinzione in realtà”.
Progetto Emmaus