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Lettera di Natale 2014

Dicembre 16, 2014|Corrado Morando|NEWS

“Vogliamo stare sulla zolla ma guardare il cielo”

Andrea Canevaro

 

Cari amici,

la frase di Canevaro è la sintesi di questi anni nel lavoro sociale: voler sognare e rilanciare nuove idee, sfide e progetti, pur rimanendo ben radicati nel nostro quotidiano. Il 2014 ci ha visto impegnati su diversi fronti, con la promozione dell’inclusione sociale delle persone ed il proseguimento del nostro lavoro di riabilitazione e cura non solo nella disabilità e psichiatria ma anche nell’attività con i bambini della scuola per l’infanzia, con le persone nelle case di riposo, coi ragazzi dei centri estivi e gli interventi territoriali.

Abbiamo salutato, nostro malgrado, due persone che ci hanno lasciato e che hanno vissuto lo spirito della cooperativa. In febbraio Palma, dopo 6 anni trascorsi con noi, sceglieva di terminare il suo percorso terreno, lasciando nel dolore i suoi famigliari, gli operatori e tutti gli altri ospiti con i quali aveva condiviso anni intensi di vita. In aprile, poi, l’addio alla nostra cara Anna, fino alla fine esempio di forza e determinazione. Il vuoto che Anna ha lasciato in noi è grande, così come pesante è la sua assenza nel lavoro quotidiano. Palma ed Anna, con storie e percorsi personali diversi, hanno incarnato appieno valori fondamentali della nostra Cooperativa: la centralità e la libertà delle scelte di ognuno da un verso, e la forte appartenenza, la dedizione e l’impegno professionale dall’altra.

Questi eventi, dolorosi e profondi, non ci hanno impedito di proseguire l’attività regolarmente, tra affanni, sfide, problemi ma anche piccole e grandi soddisfazioni.

La vita quotidiana è proseguita in tutte le situazioni in cui ci siamo trovati ad operare, con la vicinanza e la cura delle persone.

Internamente, abbiamo avviato nuovi gruppi trasversali, favorendo l’incontro tra gli ospiti delle case. Abbiamo investito energie sulla formazione per migliorare continuamente il nostro lavoro e la qualità degli interventi. Sul versante esterno è migliorata la comunicazione, con la riedizione della Carta dei Servizi e l’introduzione di una newsletter periodica (puoi iscriverti qui); abbiamo promosso giornate seminariali di approfondimento e confronto, scambiato esperienze e dato vita a iniziative sui comuni di Alba e Bra consolidando la rete dei riferimenti. Prodotto un nuovo video che narra il nostro lavoro: “Sui fili della rete”, che unitamente a “Mi chiamo io da solo” invitiamo a visionare.

In estate, dopo i soggiorni al mare, abbiamo migliorato l’organizzazione interna, con alcuni adeguamenti di ruoli, funzioni e spostamenti di sede lavorativa: per questo un grande e doveroso ringraziamento a tutti i cento operatori per la disponibilità, la consapevolezza e la professionalità dimostrata anche in questa occasione.

Oggi pensare a nuove sfide e reinterpretare i segni del tempo è il nostro compito: iniziare a ideare a nuovi progetti sostenibili per interpretare i bisogni che cambiano, affrontare le ristrutturazioni e compensare la costante riduzione delle risorse pubbliche, per essere sempre presenti e provare a concretizzare la riforma del terzo settore a modo nostro, con una co-progettazione allargata che contribuisca a ridisegnare i servizi del welfare.

Il prossimo anno celebriamo i 20 anni di Progetto Emmaus: la nostra idea è quella di disseminare il 2015 con alcuni appuntamenti insieme ad altre realtà che in questi anni ci hanno accompagnato. Eventi aperti ai servizi, alla cittadinanza e a tutto il mondo del sociale, per approfondire, confrontarci e crescere insieme verso le nuove sfide che ci attendono.

I cambiamenti, le difficoltà e le nuove sfide che si presenteranno saranno la zolla da cui guardare a quel cielo che fin dall’inizio è stato il nostro orizzonte: la persona con i limiti, le difficoltà, le particolarità, le qualità evidenti o nascoste e le potenzialità che ne fanno un soggetto unico sia esso un ospite, un utente, un bambino, un famigliare o un operatore.

I singoli ed il bene di tutti saranno ancora sempre al primo posto, mai cedendo alle tentazioni dell’efficientismo fine a se stesso o alla mera quadratura dei conti economici.

 

Da parte di tutti gli operatori, gli utenti, i volontari un Buon Natale e l’augurio di un 2015 pieno di energia e di belle contaminazioni.

Alberto Bianco

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Marzo 16, 2015 Corrado Morando

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