“Ce l’abbiamo fatta!” Voglio esordire con le parole che una persona del gruppo ha scritto al termine di una camminata in montagna.
Il progetto nasce dall’incontro avvenuto con il gruppo di montagnaterapia dell’ASL di Cuneo che all’inizio del 2016 venne ospitato da Progetto Emmaus per illustrarci, attraverso i loro componenti, i benefici di tale attività. Abbiamo dunque costituito un gruppo simile all’interno della Cooperativa, rivolto agli ospiti di Comunità e Gruppi Appartamento della psichiatria.
Per qualcuno dei partecipanti a questa avventura, ‘Ce l’abbiamo fatta’ ad arrivare a destinazione, per altri ‘Ce l’abbiamo fatta’ a rimanere in gruppo, a sostenerci e a rispettare i nostri limiti e le nostre difficoltà.
Per noi operatori, che sosteniamo questo progetto, ‘Ce l’abbiamo fatta’ a dar vita ad un’attività che, usando le parole del Dott. Correale, psicoanalista e psichiatra, consente di ‘curare a cielo aperto’ dando vita a questo gruppo che, pressoché tutti i mesi dell’anno appena trascorso, si è ritrovato per sperimentare se stesso in un ambiente e in un’attività che mettono alla prova la persona e le sue capacità di adattamento, capacità di autocontrollo, flessibilità, fiducia in sé stessi e capacità di sopportare la fatica e le difficoltà che si incontrano camminando.
L’atto di camminare rappresenta un modo per riprendere contatto con se stessi, con il proprio corpo e la propria mente. Camminare aiuta a comprendere il proprio atteggiamento di fronte al cambiamento. Una camminata ci permette di riscoprire la funzione del silenzio, la nostra capacità di coglierlo e viverci dentro senza avvertire quell’irrefrenabile desiderio di riempire il vuoto che crea.
Ad aprile 2016, abbiamo partecipato alla gita in Valle Pesio organizzata dal Gruppo di montagnaterapia della Macrozona Piemonte con i gruppi di Fossano, Cussanio, Racconigi, Perosa Argentina, Pinerolo, Torino, Chieri e Cambiano (ne abbiamo parlato qui)
Dal mese successivo abbiamo poi proseguito come gruppo Emmaus ed una volta al mese abbiamo fatto la nostra camminata in Valle Stura raggiungendo il lago di San Bernolfo, il monte Croce, in Valle Po’ al Pian del Re, in Valle Varaita siamo arrivati sul Monte San Bernardo e nel mese di luglio abbiamo sperimentato il pernottamento in rifugio, trascorrendo la notte in Val Chisone. Si è cercato di valorizzare sempre, non solo il raggiungimento della meta, ma l’importanza di cogliere quanto ci vien messo di fronte sul cammino.
Spesso partiamo con una montagna di dubbi ‘Ce la farò? E se non ce la farò, cosa accadrà? Riuscirò a sopportare la fatica? Cosa penseranno gli altri se non starò al passo?’ ed è poi lungo il sentiero che troviamo le risposte.
Quando siamo giunti a destinazione ‘Ce l’abbiamo fatta’ e quando non abbiamo raggiunto la meta che avevamo stabilito ‘Ce l’abbiamo fatta comunque!’ perché siamo stati insieme, abbiamo sostenuto chi era più in difficoltà, rispettando le esigenze di ciascuno e valorizzando le piccole conquiste.
Luana Giordano